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martedì 1 ottobre 2013

Una Franciacorta che sorride in vista dell’Expo

Antonio Vivenzi, presidente di «Terra della Franciacorta» delinea i primi possibili progetti.
Sono in molti a chiedersi come viva la Franciacorta l’approssimarsi dell’Expo 2015. Cerchiamo di capirlo intervistando il presidente di “Terra della Franciacorta”, Antonio Vivenzi, sindaco di Paderno Franciacorta. L’organismo unisce diciotto Comuni (tra cui Gussago) e conta sul supporto del Consorzio per la tutela del Franciacorta, di Camera di commercio, Cog e me e Fondazione Cogeme.
«L’Expo- esordisce Vivenzi- rappresenta una grande sollecitazione alla progettazione internazionale, nell’ottica della valorizzazione dell’identità e promozione della elevata qualità della vita dei nostri territori». Progetti concreti, presidente, ve ne sono? «Da settembre – risponde – opererà il Laboratorio Territoriale Terra della Franciacorta, luogo d’incontro tra pubblico e privato per sviluppare i progetti per Expo 2015: un banco di prova per il futuro del nostro territorio che punta all’economia della cultura». Senza dubbio il pregiato territorio franciacortino ha buone carte da giocare. I temi previsti dall’Expo per sviluppare progetti collaterali alla grande manifestazione riguardano: beni culturali; luoghi della produzione agro-alimentare; innovazione del prodotto alimentare; luoghi della ristorazione; sistema dei parchi e delle aree protette regionali; infrastrutture e attrezzature per la “mobilità dolce”; promozione della conoscenza del territorio lombardo. «Sono tutti temi – specifica Vivenzi – che il Piano delle strategie da noi messo a punto ha segnalato, studiato, elaborato e tradotto in sistemi integrati, progetti complessi, accordi di programma e convenzioni con soggetti privati e pubblici».
Il presidente di Terra della Franciacorta è convinto che con un prodotto locale come il Franciacorta Docg, un paesaggio culturale e un patrimonio di beni artistici e architettonici tra i più ricchi della regione, non sia difficile coniugare la vocazione turistica dei luoghi con lo strategico appuntamento dell’Expo. Da Franciacorta brand del vino, a «Franciacorta Territorio che sorride, questo – secondo l’intervistato – è l’enorme passo avanti compiuto dai Comuni locali, che risulterà utile anche sul versante Expo. «Siamo passati da una realtà – aggiunge Vivenzi – che ha visto per decenni un gruppo d’imprenditori illuminati investire sul nome Franciacorta per declinare un vino conosciuto in tutto il mondo, a una realtà nella quale, grazie all’accordo tra Comuni è stato possibile creare la “Franciacorta dei sindaci”. Un territorio unito e fortemente identitario che ambisce a diventare il terzo sistema internazionale del turismo lombardo, dopo Milano e il Lago di Garda.
Adriano Baffelli