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mercoledì 30 aprile 2014
ROVATO - Rotary Club Brescia Franciacorta Oglio e Rotaract Brescia Franciacorta : la rete dei defibrillatori diventa più forte
Nell’ambito dell’attività svolta a favore del territorio e del sociale il Rotary Club Brescia Franciacorta Oglio e il Rotaract Brescia Franciacorta hanno donato due defibrillatori agli Istituti scolastici superiori, “Lorenzo Gigli” di Rovato e “Giovanni Falcone” di Palazzolo sull’Oglio.
“I ragazzi del Rotaract – commenta Adriano Baffelli, presidente del Rotary Franciacorta – nei mesi scorsi hanno organizzato un corso di rianimazione cardiotoracica, con abilitazione anche all’uso del defibrillatore aperto agli studenti del Gigli. Il Consiglio direttivo, condividendo il valore dell’operazione ha deciso di completarla al meglio donando i defibrillatori”. Spiega il presidente del Rotaract Franciacorta, Dario Taglieri: “Il progetto, al quale ha collaborato la Croce Rossa Sezione di Palazzolo sull’Oglio, si è finanziato grazie all’organizzazione di degustazioni di Franciacorta nelle cantine Abrami e Guido Berlucchi”.
“I ragazzi del Rotaract – commenta Adriano Baffelli, presidente del Rotary Franciacorta – nei mesi scorsi hanno organizzato un corso di rianimazione cardiotoracica, con abilitazione anche all’uso del defibrillatore aperto agli studenti del Gigli. Il Consiglio direttivo, condividendo il valore dell’operazione ha deciso di completarla al meglio donando i defibrillatori”. Spiega il presidente del Rotaract Franciacorta, Dario Taglieri: “Il progetto, al quale ha collaborato la Croce Rossa Sezione di Palazzolo sull’Oglio, si è finanziato grazie all’organizzazione di degustazioni di Franciacorta nelle cantine Abrami e Guido Berlucchi”.
Insieme ai defibrillatori sono stati consegnati anche gli attestati per la partecipazione al corso a dodici studenti e due docenti del Gigli.
Tristi fatti di cronaca hanno più volte evidenziato come la mancanza di un defibrillatore in strutture scolastiche o sportive può portare a tragici epiloghi. Eventualità che Rotaract e Rotary Franciacorta confidano di aver contribuito a evitare.
martedì 29 aprile 2014
L'Olio di oliva D.O.P. del Sebino? ..... a Iseo lo trovi in farmacia. Olio extravergine d'oliva tra alimento e medicinale
Da Omero ai giorni nostri gli sono state sempre riconosciute qualità terapeutiche e rigenerative, presente nella letteratura antica per curare le più svariate patologie,come risulta dalle opere di Omero, il medico stregone e sacerdote, il medico ippocratico, e il medico filosofo evidenziarono, fin dai tempi più antichi, le proprietà curative dell’olio d’oliva per cui fu tradizionalmente considerato come una sostanza a metà strada tra l’alimento e il medicinale.
A Iseo, la vetrina della Farmacia che si affaccia sulla bellissima piazza Garibaldi, la farmacia storica Gandossi , espone questo delizioso medicamento, questo gustoso toccasana praticamente senza controindicazioni e senza "bugiardino".
Viene prodotto dai coniugi Bellini, titolari della farmacia, nell'azienda agricola Le Arzele, brucatura dei 110 olivi esclusivamente a mano grazie al contributo di qualche decina di amici che vengono coinvolti nel lavoro che si trasforma in un atteso momento conviviale. Viene offerto ad un prezzo speciale in occasione del "Festival dei Laghi V ed." che si svolgerà a breve nel mese di maggio e che vedrà il suo clou i giorni 9-10-11 maggio.
mercoledì 23 aprile 2014
sabato 19 aprile 2014
ISEO, inizia la stagione delle polemiche, orari dei locali e schiamazzi...come ogni anno
"Al caro Sindaco di Iseo Dott. Riccardo Venchiarutti.
Buongiorno Sig. Sindaco, mi chiamo Gianluca Ogliari e vivo a Iseo dal novembre del 2012. Non conoscevo nessuno in questo paese, ma volevo ripartire dal nuovo e bello, senza essere costretto a lasciare il mio lavoro. Scelsi la sua cittadina perché è in una cornice meravigliosa e la vista dalla casa che ho scelto è stupenda, attualmente non credo di voler stare in un altro posto se non qui. Colgo l’occasione per farle i complimenti: le numerose iniziative che promuove per tutto l’anno, rendono questo luogo ancor più sorridente, anche sotto la pioggia.
Ho una casa e una seconda casa ad Iseo. La seconda casa sono i locali, ed uno su tutti è in piazza Statuto: il Ripasso. Sempre aperto, sempre disponibili, sempre sorridenti, sempre brillanti, una qualità fuori dall’ordinario, nel bere e nel mangiare. Ragazzi con una gran voglia di fare, una squadra ben assortita che mette energia. Un posto leggero la piazza Statuto, con i suoi negozietti in antitesi: la Libreria, la Roba Ecia e la moda, le lenzuola e lo yogurt, l’abbigliamento e la pasticceria. Una piazza accesa. La scintilla da cui nasce quella luce è senza alcun dubbio il locale che la riempie, con il plateatico ampio ed elegante e le candele bianche nelle sere d’estate. La piazza Statuto è quell’angolo che uno straniero vorrebbe trovare in tutte le nostre città, in tutti i nostri paesi. E’ quel posto in cui il viaggiatore scatta una foto disperata, nel tentativo di raccogliervi un particolare che non si vede: l’atmosfera tutta italiana, tutta nostra. Alla fine non può fare altro che fermarsi, bere un caffè e contemplare il gustoso momento di relax di una vacanza attesa, cercando di assaporarne ogni istante, per portarselo in ufficio un lunedì qualunque e riviverlo. La piazza Statuto è il rifugio di gente come me, semplice, che cerca un posto dove riempire una settimana con tante piccole vacanze. Tutti sono i benvenuti in quel locale: dai mendicanti agli artisti, dai venditori di rose agli imprenditori. Vi si presentano libri desiderosi di diventare importanti, vi si festeggiano lauree altrettanto bramose di futura gloria e compleanni carichi di nostalgici ricordi.
Purtroppo ho letto che un’ordinanza impedirà al locale di far sostare i clienti all’esterno oltre le 22.00. Ovvero: dopo le 22.00 si spengono le luci, si strappa l’atmosfera, si soffia sulle candele. Questo comporterà sicuramente una drastica riduzione della clientela e conseguentemente il gravissimo pericolo che i ragazzi (circa 20 persone), ormai diventati miei amici, i quali da quel posto percepiscono uno stipendio su cui progettare la propria vita, rischino brutte sorprese lavorative. Quello che mi chiedo è: solo loro? Perché in una località decisamente turistica si impone una cosa simile? Verrà imposta con un suicidio economico comunale a tutti i locali o è una legge “ad personam” , come ormai in Italia siamo abituati a vedere? Non è proprio quello che intendevo quando prima parlavo di “atmosfera tutta italiana, tutta nostra” perché, qualcosa, potremmo pure fare un piccolo sforzo per non portarcelo nel futuro. Quest’estate non ci saranno più gli spettacoli serali organizzati dal Comune? Me lo dovrei aspettare, considerando che dopo le 22.00 non si potrà star fuori dai locali e fare festa. Non mi dica che mangiare un gelato ad Iseo in una sera di luglio, sarà come mangiarlo a Flero!? Con tutto il rispetto per Flero.
Forse questa lettera le sembrerà un po’ smielata, ma che ci vuole fare? Non lo vede il panorama? Questo è il paese di Gabriele Rosa, di un sognatore, mica di un burocrate.
Io a Iseo, nel paesello che lei ama e dove svolge con passione l’importante carica di primo cittadino, ho trovato dei bei colori, non mi faccia vedere tutto in bianco e nero.
Cordiali Saluti.
La risposta del Sindaco Riccardo Venchiarutti
"Caro Gianluca,
leggo solo ora la sua bellissima lettera. So che non è consueto per un Sindaco rispondere su Facebook ma trovo che lo strumento, immediato e diretto, offra molti vantaggi. Mi spiace di esserne venuto a conoscenza solo ora, dopo che mi è stato segnalato, correvo il rischio di non poterle rispondere, sarebbe stato bello averne notizia direttamente. Ma non fa nulla.
Vengo subito al punto: sono totalmente d’accordo con lei, parola per parola. Non avrei saputo dir meglio. E condivido spirito e sostanza (oltre a complimentarmi per sintassi e proprietà di linguaggio non frequenti, mi creda, fra gli utenti di FB).
Solo che ho l’impressione che le manchi qualche dettaglio, ed è del tutto comprensibile.
Spero mi faccia credito di un minimo di intelligenza per ritenere che il provvedimento di chiusura di un plateatico alle 22, emesso dalla Polizia Municipale sia nient’altro che un atto dovuto. Nessuno di noi crede che un bar d’estate ad Iseo debba chiudere a quell’ora. Ma, come dicevo, è stato un atto obbligato e temporaneo. E’ stato emesso solo in seguito a reiterati esposti, ad un intervento dei tecnici dell’Arpa, delle autorità di pubblica sicurezza, ai numerosi tentativi di composizione fra le parti (non sto a tediarla con dettagli che sono tuttavia a sua disposizione se vorrà passarmi a trovare). Ragioni riconosciute nei giorni scorsi anche dal Tribunale che ha rigettato un ricorso dei gestori.
Non ho nulla contro chi apre un’attività, anzi ammiro chi investe soldi propri correndo rischi. Ed offre lavoro soprattutto di questi tempi. Così come ritengo che dei bar attraenti, quale certamente il Ripasso è, portino benefici all’economia di un luogo.
Solo che ci sono regole di civile convivenza che vanno seguite. Lei immagina se ognuno potesse fare ciò che vuole fregandosene del prossimo ! Quel che occorre in casi come questo è esattamente quel buon senso che lei evoca. E che noi abbiamo spesso invocato, purtroppo (e non alludo solo a questo caso) senza successo.
In risposta alla sua lettera Anna Massussi dice cose vere e concrete: sono venute a trovarmi intere famiglie con bambini piccoli costretti a stare svegli la notte da un chiasso infernale , anziani che d’estate non dormono da anni per la sola colpa di abitare sopra o nei pressi di un bar. Lavoratori turnisti che partivano alle 5 di mattina dopo la notte insonne provocata da chi non aveva trovato di meglio che venire a Iseo a far casino e sgasare con la sua Porsche sul lungolago.
C’è poi il tema di come intendere uno sviluppo turistico che porti davvero benefici alla comunità, dei costi che Iseo deve sostenere per tenere il paese ordinato etc. etc. ma non voglio farla tanto lunga. Trovando nella sua lettera una seria volontà di confronto la invito, se vorrà, a continuare questo discorso, anche su FB se riterrà, magari indirizzandolo anche alla mia pagina perchè non corra il rischio di non vederlo…
In conclusione: non creda che ci faccia piacere emettere provvedimenti come quelli in questione. Sono totalmente disponibile ad un dialogo costruttivo e rispettoso di tutte le parti che porti anche a superare rigidità e contrapposizioni. Segnali positivi sono venuti negli ultimi giorni, ma è un peccato che ci si debba arrivare solo in presenza di atti formali. Vorrei che fosse compreso il fatto che il Sindaco di un paese deve agire tenendo presente gli interessi di tutta la comunità e soprattutto che è tenuto a far rispettare le leggi.
Lettera come la sua mi fanno comunque ben sperare, un caro saluto e grazie di cuore
Riccardo"
mercoledì 16 aprile 2014
ISEO (IT) - CONISTON (GB) 10-14 aprile 2014 "progetto nEULakes "Vivere bene, vivere a lungo. Salute, sport e invecchiamento attivo nel distretto dei laghi."
Sindaci: Richard Venchiarutti - Iseo (IT), Anne Hall - Coniston (GB),
Janez Fajfar-Bled (SLO), Georg-Gappmayer Tamsweg (A)
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Universitas Ysei - Coniston (GB)
10 ° Conferenza di 13 apr 2014
Sport, salute e invecchiamento attivo per migliorare la vita dei cittadini
'Vivere bene, vivere a lungo, lago live:
Salute, sport e invecchiamento attivo nei distretti lago '
Network NEUlakes-Project dei laghi europei
Reti partecipative per lo sviluppo sociale, culturale, ambientale ed economico per i laghi europei. Con il sostegno del Programma Europa per i cittadini dell'Unione europea.
Universitas Ysei VOI E Proposto Venendo confronto culturale Reality, per il "nEULakes PROGETTO - FASE 4" ".. vivere bene, Live lunga Salute, Sport e invecchiamento attivo nel Lake District" Nel convegno tenutosi a Coniston (GB) 10 - 14 aprile 2014
Universitas Ysei - Coniston (GB)
10a Conferenza del 13 Aprile 2014
Sport, Salute e Invecchiamento Cittadini attivi per una vita migliore "vivere bene, vivere a lungo, lago vivono: salute, sport e attivi Distretti invecchiamento nia del lago '
Rete di progetto nEUlakes europea dei laghi
Development Network partecipativa Statement sociale, culturale, ed ambientale per i laghi europei. Con il sostegno del Programma Europa per i cittadini dell'Unione europea.
lunedì 14 aprile 2014
CELLATICA la pizza campione del mondo
Al Campionato Mondiale della Pizza, categoria Pizza napoletana Stg (Specialità tradizionale garantita), tenutosi a Parma nei giorni scorsi, la pizza napoletana del ristorante pizzeria «O' Vesuvio» di Cellatica si è classificata al settimo posto nella classifica mondiale. Il titolare Mario Pinto ha ottenuto questo piazzamento «E' il secondo anno che partecipo - racconta il titolare Mario Pinto orgoglioso e molto soddisfatto -. Nel 2013 ero arrivato diciassettesimo. Sono estremamente contento di aver migliorato di molto quest'anno, ottenendo il settimo posto mondiale».
Sparkling pic nic fra le vigne del Franciacorta dell'azienda Al Rocol di Ome
Sparkling pic nic fra le vigne della Franciacorta: a proporlo è l’Azienda Al Rocol di Ome (Bs), che apre le porte della sua tenuta a chi vuole trascorrere una rilassante e ritemprante giornata, o anche solamente qualche ora, nel verde di bosco e vigneti, godendo il silenzio, la natura, gli scorci paesaggistici sulle colline da cui proviene il più prezioso dei vini italiani a Metodo Classico. E proprio una bottiglia di Franciacorta sarà messa nel cestino da pic nic che gli ospiti riceveranno al loro arrivo, assieme a salame nostrano, pani, torte salate e torte dolci “della nonna”. Tre le tipologie di cestini fra cui potranno scegliere, differenziate fra loro proprio per la tipologia di vino inserita: oltre ai Cestini Franciacorta e Millesimato, anche il Cestino Curtefranca, per chi preferisce i vini rossi.
Seguendo un facile percorso che, dalla cantina, si snoda tra vigneti, prati e boschi, ciascuno potrà poi scegliere il luogo dove fermarsi a fare il pic nic: ad esempio, nel vecchio roccolo di caccia - oggi dismesso - da cui deriva il nome dell’azienda, straordinaria architettura vegetale, con querce secolari i cui rami si intrecciano gli uni negli altri, da cui si gode una splendida vista sui vigneti della tenuta e le colline della Franciacorta. Oppure sui soleggiati terrazzamenti con geometrici filari di viti, o ancora nei prati.
Al rientro, da non perdere una visita guidata in cantina, per conoscere i segreti della lavorazione del Franciacorta. E, chi lo desidera, può fermarsi a pernottare nelle stanze o negli accoglienti appartamenti dell’Agriturismo, ricavato nel corpo centrale della tenuta e in un vecchio rustico fra i vigneti.
Info: Azienda agricola Al Rocol - Via Provinciale,79 - Ome (Bs)
Tel/Fax 030/6852542 www.alrocol.com - info@alrocol.com
mercoledì 9 aprile 2014
PISOGNE: il Romanino ritrovato dietro un'armadio della sacrestia
Manca poco alla fine dei lavori che riporteranno all'antico splendore la facciata della Chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne, in Valcamonica, ed ecco che al suo interno spunta un nuovo affresco da salvare.
La scoperta, del tutto inaspettata, è avvenuta spostando un armadio di uno stanzino, dietro al quale da anni si celava un dipinto piuttosto danneggiato di Girolamo Romanino, raffigurante Cristo alla colonna.
Il Cristo, alto poco meno di due metri, vige quindi in uno stato di abbandono totale: la sua figura si intravede confusa sulla parete, rimasta nascosta per anni e attaccata da umidità e polvere, ma la paternità di Girolamo Romanino è cosa certa.
In effetti la chiesa, in cui l'artista lavorò tra il 1533 e il 1534, rappresenta uno sei suoi capolavori più riusciti, una sorta di Cappella Sistina del popolo in cui egli adottò un linguaggio pittorico semplice e realistico ma di grande impatto, in controtendenza con l'ufficialità rinascimentale.
Le ultime tracce dell'affresco, nei secoli dimenticato, risalgono all'800. Una sua descrizione compare anche nel "Dizionario odeporico, o sia socio-politico-naturale della provincia bergamasca", scritto nel 1819 da Giovanni Maironi da Ponte. L'autore descrive Santa Maria della Neve "tutta dipinta a fresco come si vuole del celebre Romanino. Sopratutto poi è rimarcabile un Cristo alla colonna dello stesso autore, dipinto in un camerino dietro al campanile di essa chiesa, quale viene considerato per opera pregievolissima da tutti gli intendenti".
In attesa della sua riqualificazione altre opere del Romanino, tra cui un dipinto di "Sansone e Dalila", saranno in mostra a Palazzo Martinengo fino al 1° giugno 2014, insieme a quelle di Moretto, Savoldo, Ceruti e altri maestri dalle collezioni bresciane. Con l'occasione è stato inoltre organizzato il percorso monotematico "Romanino in Valcamonica".
La scoperta, del tutto inaspettata, è avvenuta spostando un armadio di uno stanzino, dietro al quale da anni si celava un dipinto piuttosto danneggiato di Girolamo Romanino, raffigurante Cristo alla colonna.
Il Cristo, alto poco meno di due metri, vige quindi in uno stato di abbandono totale: la sua figura si intravede confusa sulla parete, rimasta nascosta per anni e attaccata da umidità e polvere, ma la paternità di Girolamo Romanino è cosa certa.
In effetti la chiesa, in cui l'artista lavorò tra il 1533 e il 1534, rappresenta uno sei suoi capolavori più riusciti, una sorta di Cappella Sistina del popolo in cui egli adottò un linguaggio pittorico semplice e realistico ma di grande impatto, in controtendenza con l'ufficialità rinascimentale.
Le ultime tracce dell'affresco, nei secoli dimenticato, risalgono all'800. Una sua descrizione compare anche nel "Dizionario odeporico, o sia socio-politico-naturale della provincia bergamasca", scritto nel 1819 da Giovanni Maironi da Ponte. L'autore descrive Santa Maria della Neve "tutta dipinta a fresco come si vuole del celebre Romanino. Sopratutto poi è rimarcabile un Cristo alla colonna dello stesso autore, dipinto in un camerino dietro al campanile di essa chiesa, quale viene considerato per opera pregievolissima da tutti gli intendenti".
In attesa della sua riqualificazione altre opere del Romanino, tra cui un dipinto di "Sansone e Dalila", saranno in mostra a Palazzo Martinengo fino al 1° giugno 2014, insieme a quelle di Moretto, Savoldo, Ceruti e altri maestri dalle collezioni bresciane. Con l'occasione è stato inoltre organizzato il percorso monotematico "Romanino in Valcamonica".
domenica 6 aprile 2014
ISEO : una petizione contro la chiusura del distaccamento Polstrada di Iseo
Contro chiusura Distaccamento Polstrada Iseo
Risparmiare si può e si deve, ma non sulla pelle dei cittadini
La soppressione di un posto di Polizia strategico, vero e proprio presidio territoriale di legalità, come il Distaccamento della Polizia Stradale di Iseo (BS), previsto dalla riorganizzazione del Ministro dell’Interno, è pericolosa perché sguarnisce completamente un territorio di ampie dimensioni, dove è invece maggiore la richiesta di sicurezza.
Per la Ugl Polizia di Stato bresciana esiste un'altra via per risparmiare che sia alternativa a quella di eliminare presidi indispensabili per la sicurezza del territorio. Ecco dunque le nostre quattro proposte:
1. Ridurre il numero dei Corpi di Polizia che oggi sono 7, cinque nazionali e due locali;
2. Tagliare i Compartimenti della Polizia Stradale, come il Compartimento della Polstrada di Milano, raccordando direttamente le Sezioni con il Ministero, così come già avviene per i Compartimenti della Polizia Postale. Sarebbe sicuramente un ulteriore snellimento, con il riversamento di molteplici colleghi nella contigua Sezione di Milano a vantaggio della collettività;
3. Accorpare i presidi di Polizia e Carabinieri che “affollano” il centro della Capitale, ma anche molti Capoluoghi di Regione ed investire le risorse risparmiate per la sicurezza delle periferie;
4. Tagliare l’Ospedale militare di Milano (CMO) struttura anacronistica, tenuta in piedi come tante e con le più assurde motivazioni, dove ancora vengono effettuati accertamenti sanitari che potrebbero essere eseguiti dai clinici delle ASL.