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sabato 19 aprile 2014

ISEO, inizia la stagione delle polemiche, orari dei locali e schiamazzi...come ogni anno


"Al caro Sindaco di Iseo Dott. Riccardo Venchiarutti.

Buongiorno Sig. Sindaco, mi chiamo Gianluca Ogliari e vivo a Iseo dal novembre del 2012. Non conoscevo nessuno in questo paese, ma volevo ripartire dal nuovo e bello, senza essere costretto a lasciare il mio lavoro. Scelsi la sua cittadina perché è in una cornice meravigliosa e la vista dalla casa che ho scelto è stupenda, attualmente non credo di voler stare in un altro posto se non qui. Colgo l’occasione per farle i complimenti: le numerose iniziative che promuove per tutto l’anno, rendono questo luogo ancor più sorridente, anche sotto la pioggia.

Ho una casa e una seconda casa ad Iseo. La seconda casa sono i locali, ed uno su tutti è in piazza Statuto: il Ripasso. Sempre aperto, sempre disponibili, sempre sorridenti, sempre brillanti, una qualità fuori dall’ordinario, nel bere e nel mangiare. Ragazzi con una gran voglia di fare, una squadra ben assortita che mette energia. Un posto leggero la piazza Statuto, con i suoi negozietti in antitesi: la Libreria, la Roba Ecia e la moda, le lenzuola e lo yogurt, l’abbigliamento e la pasticceria. Una piazza accesa. La scintilla da cui nasce quella luce è senza alcun dubbio il locale che la riempie, con il plateatico ampio ed elegante e le candele bianche nelle sere d’estate. La piazza Statuto è quell’angolo che uno straniero vorrebbe trovare in tutte le nostre città, in tutti i nostri paesi. E’ quel posto in cui il viaggiatore scatta una foto disperata, nel tentativo di raccogliervi un particolare che non si vede: l’atmosfera tutta italiana, tutta nostra. Alla fine non può fare altro che fermarsi, bere un caffè e contemplare il gustoso momento di relax di una vacanza attesa, cercando di assaporarne ogni istante, per portarselo in ufficio un lunedì qualunque e riviverlo. La piazza Statuto è il rifugio di gente come me, semplice, che cerca un posto dove riempire una settimana con tante piccole vacanze. Tutti sono i benvenuti in quel locale: dai mendicanti agli artisti, dai venditori di rose agli imprenditori. Vi si presentano libri desiderosi di diventare importanti, vi si festeggiano lauree altrettanto bramose di futura gloria e compleanni carichi di nostalgici ricordi.

Purtroppo ho letto che un’ordinanza impedirà al locale di far sostare i clienti all’esterno oltre le 22.00. Ovvero: dopo le 22.00 si spengono le luci, si strappa l’atmosfera, si soffia sulle candele. Questo comporterà sicuramente una drastica riduzione della clientela e conseguentemente il gravissimo pericolo che i ragazzi (circa 20 persone), ormai diventati miei amici, i quali da quel posto percepiscono uno stipendio su cui progettare la propria vita, rischino brutte sorprese lavorative. Quello che mi chiedo è: solo loro? Perché in una località decisamente turistica si impone una cosa simile? Verrà imposta con un suicidio economico comunale a tutti i locali o è una legge “ad personam” , come ormai in Italia siamo abituati a vedere? Non è proprio quello che intendevo quando prima parlavo di “atmosfera tutta italiana, tutta nostra” perché, qualcosa, potremmo pure fare un piccolo sforzo per non portarcelo nel futuro. Quest’estate non ci saranno più gli spettacoli serali organizzati dal Comune? Me lo dovrei aspettare, considerando che dopo le 22.00 non si potrà star fuori dai locali e fare festa. Non mi dica che mangiare un gelato ad Iseo in una sera di luglio, sarà come mangiarlo a Flero!? Con tutto il rispetto per Flero.
Forse questa lettera le sembrerà un po’ smielata, ma che ci vuole fare? Non lo vede il panorama? Questo è il paese di Gabriele Rosa, di un sognatore, mica di un burocrate.
Io a Iseo, nel paesello che lei ama e dove svolge con passione l’importante carica di primo cittadino, ho trovato dei bei colori, non mi faccia vedere tutto in bianco e nero.
Cordiali Saluti.


"Caro Gianluca,
leggo solo ora la sua bellissima lettera. So che non è consueto per un Sindaco rispondere su Facebook ma trovo che lo strumento, immediato e diretto, offra molti vantaggi. Mi spiace di esserne venuto a conoscenza solo ora, dopo che mi è stato segnalato, correvo il rischio di non poterle rispondere, sarebbe stato bello averne notizia direttamente. Ma non fa nulla.

Vengo subito al punto: sono totalmente d’accordo con lei, parola per parola. Non avrei saputo dir meglio. E condivido spirito e sostanza (oltre a complimentarmi per sintassi e proprietà di linguaggio non frequenti, mi creda, fra gli utenti di FB).

Solo che ho l’impressione che le manchi qualche dettaglio, ed è del tutto comprensibile.
Spero mi faccia credito di un minimo di intelligenza per ritenere che il provvedimento di chiusura di un plateatico alle 22, emesso dalla Polizia Municipale sia nient’altro che un atto dovuto. Nessuno di noi crede che un bar d’estate ad Iseo debba chiudere a quell’ora. Ma, come dicevo, è stato un atto obbligato e temporaneo. E’ stato emesso solo in seguito a reiterati esposti, ad un intervento dei tecnici dell’Arpa, delle autorità di pubblica sicurezza, ai numerosi tentativi di composizione fra le parti (non sto a tediarla con dettagli che sono tuttavia a sua disposizione se vorrà passarmi a trovare). Ragioni riconosciute nei giorni scorsi anche dal Tribunale che ha rigettato un ricorso dei gestori.
Non ho nulla contro chi apre un’attività, anzi ammiro chi investe soldi propri correndo rischi. Ed offre lavoro soprattutto di questi tempi. Così come ritengo che dei bar attraenti, quale certamente il Ripasso è, portino benefici all’economia di un luogo.
Solo che ci sono regole di civile convivenza che vanno seguite. Lei immagina se ognuno potesse fare ciò che vuole fregandosene del prossimo ! Quel che occorre in casi come questo è esattamente quel buon senso che lei evoca. E che noi abbiamo spesso invocato, purtroppo (e non alludo solo a questo caso) senza successo.
In risposta alla sua lettera Anna Massussi dice cose vere e concrete: sono venute a trovarmi intere famiglie con bambini piccoli costretti a stare svegli la notte da un chiasso infernale , anziani che d’estate non dormono da anni per la sola colpa di abitare sopra o nei pressi di un bar. Lavoratori turnisti che partivano alle 5 di mattina dopo la notte insonne provocata da chi non aveva trovato di meglio che venire a Iseo a far casino e sgasare con la sua Porsche sul lungolago. 
C’è poi il tema di come intendere uno sviluppo turistico che porti davvero benefici alla comunità, dei costi che Iseo deve sostenere per tenere il paese ordinato etc. etc. ma non voglio farla tanto lunga. Trovando nella sua lettera una seria volontà di confronto la invito, se vorrà, a continuare questo discorso, anche su FB se riterrà, magari indirizzandolo anche alla mia pagina perchè non corra il rischio di non vederlo…
In conclusione: non creda che ci faccia piacere emettere provvedimenti come quelli in questione. Sono totalmente disponibile ad un dialogo costruttivo e rispettoso di tutte le parti che porti anche a superare rigidità e contrapposizioni. Segnali positivi sono venuti negli ultimi giorni, ma è un peccato che ci si debba arrivare solo in presenza di atti formali. Vorrei che fosse compreso il fatto che il Sindaco di un paese deve agire tenendo presente gli interessi di tutta la comunità e soprattutto che è tenuto a far rispettare le leggi. 
Lettera come la sua mi fanno comunque ben sperare, un caro saluto e grazie di cuore
Riccardo"