"Il Giudice Albertano e e il caso della fanciulla che sembrava in croce″ (LibereEdizioni, 2014) di Enrico Giustacchini.
Tra i protagonisti del romanzo di Enrico Giustacchini, anche un personaggio storico, Bonaventura da Iseo, frate francescano e celebre alchimista. Scopriamo di chi si tratta.
Nel 1238, anno in cui si svolge il romanzo, fra Bonaventura da Iseo è documentato come ministro provinciale dei francescani a Genova (ricoprirà tale ruolo fino al 1239). In seguito, gli saranno affidati incarichi di grande prestigio: nel 1245 sarà ad esempio al concilio di Lione, da vicario del generale dell’Ordine, Crescenzo di Jesi, mentre nel 1249 compirà un viaggio in Oriente per condurre al fianco di Giovanni da Parma, su mandato del papa, delicate trattative con l’imperatore Giovanni III.
Assai probabilmente in età avanzata – e comunque sicuramente dopo il 1256 – Bonaventura, ospite di un convento veneziano, scrisse il “Liber Compostella”, trattato di alchimia che ebbe un enorme successo e una vastissima diffusione.