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domenica 31 luglio 2016

MONTISOLA : Menzino, la Rocca Martinengo e la leggenda del castellano perfido - MONTE ISOLA: Menzino, Rocca Martinengo and the legend the castellan wicked


IL PERCORSO STORICO – ARCHITETTONICO DI MENZINO


L’abitato di Menzino, situato nella zona a sud-ovest dell’isola, conserva particolare fascino ed interesse storico-architettonico, giustificato dalla presenza di un caratteristico Borgo Medievale, della Rocca Martinengo e di Palazzo Zirotti, noto agli isolani con il soprannome di “casa del dottore”. Il percorso storico-architettonico consente di scoprire e conoscere le  peculiari caratteristiche che connotano questi edifici, apprezzandone l’indiscusso fascino e scoprendo le sorprendenti testimonianze di un tempo passato che, oggi più che mai, è importante non dimenticare.


Fatto erigere nel Quattrocento dagli Oldofredi ed ampliato un secolo dopo dai Martinengo, il castello è tornato alla funzione di dimora signorile solo nel 1963, dopo secoli di abbandono. Nel 1497 qui vi soggiornò la regina di Cipro, Caterina Cornaro. La rocca ha pianta quadrata. Un massiccio mastio a base rotonda si collega al corpo di fabbrica regolare, situato a nord, con torri rotonde su ciascun angolo.
Verso sud sopravvive una balaustra, forse un tempo muro consistente, che guarda verso l'isoletta di San Paolo. Questa balaustra circonda una corte pavimentata in cotto. Vi si entra da una gradinata. Qui un rivellino è unito ad un piccolo ponte in legno al portale d'ingresso. Il portale, dai grossi contorni bugnati inquadrati di lesene, vede capeggiare sulla trabeazione la scritta “ex alto”. Questo piano conserva anche tracce di un portico ed ospita locali abitabili coperti a volta. Il mastio funge da scala per i collegamenti coi piani superiori e sottostanti.
Scendendo al piano terra si nota la testimonianza della presenza delle antiche scuderie, a loro volta collegate da una scala con la corte principale del castello. Oggi qui vi è la cucina con sala da pranzo. Al secondo piano le camere e, da qui alla sommità del mastio vi sono coperture a terrazzo.

LA LEGGENDA 
Una leggenda racconta che un perfido proprietario del castello affondava a colpi di cannone i pescherecci che giunti dinanzi al costone di Serf non avessero ammainato la vela come simbolo di sottomissione al signore. Dopo l’affondamento di diverse imbarcazioni, il gesto dell'ammainavela divenne l’atto obbligato verso la Beata Vergine, da sempre venerata. Fu anche dipinta sullo scoglio una sua immagine che, sempre secondo la stessa leggenda, il castellano cercò di cancellare morendo annegato durante il tentativo.


SENTIERO NATURALISTICO ROCCA DI MARTINENGO
Il Sentiero naturalistico attraversa le zone a bosco ceduo misto di latifoglie ed i terrazzamenti prativi che circondano la Rocca Martinengo, presentando uno sviluppo complessivo di poco inferiore ai 600 metri.
Agli ingressi principali del percorso, che è stato opportunamente attrezzato con aree di sosta, sono state posizionate apposite bacheche e pannelli illustrativi scientificodidattici, che aiutano il visitatore ad osservare il territorio circostante e lo invitano ad approfondire la conoscenza dell’ “ambiente bosco” e di alcune delle specie arboree ed arbustive più frequenti all’interno delle superfici forestali dell’isola. Percorrendo il sentiero naturalistico il visitatore incontrerà lungo il tracciato numerosi leggii in legno che recano appositi pannelli con dettagliate schede, con disegni a colori e descrizioni in italiano ed inglese, per favorire l’identificazione delle specie descritte; queste schede Vi guideranno passo passo al riconoscimento di alberi ed arbusti, evidenziando al contempo importanti informazioni sulle peculiarità di ogni specie, sulle caratteristiche del legname e sui particolari utilizzi da parte dell’uomo. Osservazione interessante riguardo al bosco di questa zona è la diffusa presenza lungo il percorso didattico di un particolare tipo di quercia, il Cerro. Questa specie, che non possiamo certo definire “rara”, presenta in ogni caso una distribuzione molto meno comune rispetto alle altre querce, quali la Rovere e la Roverella.

MENZINO IN FESTA
Ogni anno si svolge una festa che dura dieci giorni, dall'ultimo week-end di luglio al primo di agosto, con tornei di calcio , serate danzanti e menù con piatti tipici.

THE HISTORICAL - ARCHITECTURAL Menzino

The town of Menzino, located in the south-west of the island, retains charm and historical and architectural interest, justified by the presence of a characteristic medieval village, the Rocca and Palazzo Martinengo Zirotti, known to the islanders by the nickname "the doctor's house." The historical and architectural path allows you to discover the main features that characterize these buildings, appreciating the undoubted charm and discovering the amazing testimony of a past time, more than ever, it is important not to forget.

Erected in the fifteenth century by Oldofredi and enlarged a century later by Martinengo, the castle is returned to the function of the mansion until 1963, after centuries of neglect. In 1497 he stayed here the Queen of Cyprus, Caterina Cornaro. The fortress has a square plan. A massive keep a round base connects to regulate body factory, located north, with round towers at each corner.

To the south survives a balustrade, perhaps a time consistent wall, which faces the island of St. Paul. This balustrade surrounds a courtyard paved in brick. It is entered by a flight of steps. Here a rivellino joined a small wooden bridge to the entrance portal. The portal, from large ashlar outlines framed by pilasters, see heading on the entablature the words "former high." This floor also has traces of a porch and houses for premises covered at once. The tower serves as a scale for links with higher floors below.
Going down to the ground floor we see the evidence of the presence of the old stables, in turn connected by a staircase to the main courtyard of the castle. Now here is the kitchen with dining room. The second floor rooms and, from here to the top of the keep there are roofing terrace.

THE LEGEND

Legend has it that an owner of the treacherous castle sank by gunfire vessels arrived before the ridge of Serf had not lowered the sail as symbol of submission to the Lord. After the sinking of several boats, the gesture haul down sailing became the act obligated to the Blessed Virgin, always venerated. He was also painted on the rock an image that, again according to the same legend, the warden tried to erase dying he drowned while trying.


PATH OF NATURAL ROCK MARTINENGO
The nature trail passes through areas with mixed coppice hardwood and grassy terraces surrounding the Rocca Martinengo, presenting an overall length of just under 600 meters.
The main entrances of the path, which has been properly equipped with rest areas, were placed the notice boards and illustrative educational scientific panels, which help the visitor to observe the surrounding area and invite him to deepen the knowledge of '' the forest environment "and some of the tree and shrub species occurring within the forest area of ​​the island. Along the nature trail, visitors will encounter along the route numerous wooden lecterns which carry special cards with detailed panels, with color drawings and descriptions in Italian and English, to facilitate the identification of described species; these cards will guide you step by step to the recognition of trees and shrubs, while highlighting important information on the peculiarities of each species, the characteristics of the timber and on specific uses by man. interesting observation about the woods of this area is the widespread presence along the educational path of a particular type of oak, the Cerro. This species, that we can not really define "rare", has in any case a much less common distribution than other oak trees, such as oak and the Downy Oak.

Menzino FESTIVAL
Every year there is a festival that lasts ten days, from the last weekend of July to 1 August, with football tournaments, dances and menu with traditional dishes.

Sul lago d'Iseo il più antico museo dell'ottocento in Lombardia dopo la Pinacoteca di Brera



Il più antico museo dell'Ottocento in Lombardia dopo la Pinacoteca di Brera (a Milano) si trova a Lovere, sulla sponda bergamasca del Lago d'Iseo. E' nel Palazzo neoclassico del conte Luigi Tadini dove, raccolte in 33 sale sono ospitate opere scultoree di Antonio Canova, dipinti di Jacopo Bellini, di Palma il Giovane, Giacomo Ceruti detto “il Pitocchetto”, Giandomenico Tiepolo, Francesco Hayez.



La Galleria inoltre ospita una ricca collezione di porcellane, tra cui importanti pezzi delle manifatture di Sèvres, Meissen, Hochst, Capodimonte. Sede anche dell'omonima Accademia musicale, il palazzo nel corso dell'estate si apre anche di notte, il venerdì dal 5 agosto al 2 settembre dalle 21 alla mezzanotte, per una serie di rappresentazioni che spaziano dai canti di guerra ai percorsi per bambini.

Info quì http://www.accademiatadini.it/






Lovere è uno splendido borgo medievale inserito tra i più belli d'Italia il cui lungolago è dominato dalle facciate di numerose ville e palazzi cinquecenteschi prima di trovarsi di fronte all’imponente basilica di S. Maria in Valvendra, edificata dal 1473 e consacrata nel 1520, in un periodo di particolare floridezza economica della città. La Basilica dà a sua volta il nome al borgo rinascimentale di Santa Maria, una silenziosa strada fiancheggiata da case del Quattrocento e Cinquecento che conduce al borgo medievale. Ma i luoghi d'interesse non finiscono qui. Tra gli altri ricordiamo il Museo Civico di Scienze Naturali, nel parco di Villa Milesi, con le sue sezioni dedicate all'ornitologia, alla botanica, alla malacologia (branca della zoologia che studia i molluschi); le terrazze panoramiche del suo porto turistico; il santuario delle sante loveresi Gerosa e Capitanio; la Torre civica. Se siete a Lovere nel periodo di Ferragosto non perdete mai le tradizionali serate del grande jazz: nel 2016 il 13, 14 e 15 agosto.

sabato 30 luglio 2016

Battello ( Boat) and Stazione ( Station) two films of Lake Iseo - music by Maxx Silver


Beautiful video of Lake Iseo with  - his song "Batello" or boat. But beware of the danger in the woods! In order, the video was taken at Pisogne , Lovere, Monte Isola ( I climbed to the top) and Iseo. Completely recommended for a visit. You can buy an MP3 of Batello which is from the "Psychology" album by Maxx Silver

Electro tune with and clips of some beautiful railway journeys on Lake Iseo and Lake Como

venerdì 29 luglio 2016

giovedì 28 luglio 2016

LAGO D'ISEO Rilanciare il turismo dopo Christo, Brescia e Bergamo discutono di strategie

Su iniziativa delle Province di Brescia e di Bergamo, il Presidenti Pier Luigi Mottinelli e Matteo Rossi hanno incontrato questa mattina a Pisogne le autorità locali dei Comuni rivieraschi e i rappresentanti della Provincia di Bergamo per discutere rispetto alle strategie di sviluppo turistico del lago di Iseo.
“Dal G16 – ha sottolineato il Presidente Mottinelli – è emersa una forte richiesta, da me accolta e condivisa, rispetto al tema della depurazione in Valle Camonica. Sarà premura della Provincia chiedere ad Acque Bresciane, la neonata società che gestisce il Ciclo Idrico Integrato, di inserire come prioritari nel piano degli interventi, il completamento della depurazione nel tratto Edolo – Sellero (Edolo, Malonno, Berzo Demo, Cedegolo, Sonico), in modo da ottemperare alle richieste dell’Unione Europea”.
Si è poi discusso di infrastrutture, del completamento delle piste ciclabili che colleghino la Franciacorta alla Valle Camonica, con la possibilità che anche la parte bergamasca del lago sia unita a Brescia, in una sorta di “anello ciclabile”, reperendo i fondi necessari anche in Europa.
“L’evento mondiale di Christo – ha concluso il Presidente Mottinelli – è un’opportunità per riflettere su temi importanti del territorio. Per questo abbiamo affrontato anche il tema del potenziamento degli Uffici Turistici e la possibilità di creare una fondazione che sia strumento utile ed efficace per valorizzare, a livello culturale, il Sebino. Monte Isola è stata protagonista delle passerelle galleggianti: uno dei borghi più belli d’Italia che oggi, collaborando con gli altri Comuni del lago, può sfruttare le potenzialità e l’attrattività del posto”.
Il tavolo che si è riunito a Pisogne ha poi affrontato il tema della sicurezza sullo specchio d’acqua, la cui vigilanza non si dovrebbe limitare solo alle Polizie Provinciali, ma coinvolgere anche le altre forze dell’ordine.
Se il G16 troverà una forma giuridica per associarsi, sarà possibile e più facile reperire fondi necessari allo sviluppo turistico del lago di Iseo.
 - Comunicato Stampa - 

domenica 17 luglio 2016

Cicloturismo sul Sebino : un futuro a due ruote

dicembre 2014 - Il lago d'Iseo punta ad essere sempre di più un luogo privilegiato per le due ruote: una delibera della Comunità montana del Sebino, propone il tema del cicloturismo. 'Ripensare il servizio di bikesharing, potenziare l'utilizzo del mezzo bici e riproporre il Bike tour Tonale-Po con tappa obbligata sul lago d'Iseo sono le intenzioni dell'ente', ha detto Paola Pezzotti, presidente della Comunità montana.
Per quanto riguarda 'Bicilago', che ha attivato sette postazioni con otto biciclette per un totale di quarantadue bici, sarà ripensato alla luce dei problemi riscontrati. Una seconda azione è stata la promozione della ciclovia Tonale-Po tramite il percorso sull'Oglio e con il 'tassello lacustre' della Vello Toline.
Nel frattempo sono stati girati alcuni spot pubblicitari sul percorso, realizzati con il contributo del Gal Vallecamonica. Inoltre, grazie alle economie sulla Sp 510, potrà essere realizzato il collegamento completo del percorso ciclopedonale della sponda orientale del Sebino, con la definizione del progetto delle parti mancanti a cura della Comunità montana. I tratti da completare sono quelli di Pilzone, Sulzano, Sale Marasino, Marone e Pisogne. La Regione da parte sua metterà a disposizione novecento mila euro.

PARZANICA La via per la Trinità - Mut dei Pagà


Dalla piazzetta vicino alla vecchia torre, a pochi passi dalla casa dei Pagà, parte il sentiero che porta alla Trinità (m. 969), antico luogo sacro precristiano e indicato come “oraculum”.

Il Mut dei Pagà, con la cristianizzazione portata da San Colombano, diventa la Trinità. Vicino alla chiesetta c’è un ristoro, utilizzabile d’estate, ristrutturato dalla Protezione Civile nell’abitato sotto la chiesa, dove esiste un resto dell’antico romitorio.
Gabriele Rosa, citando un documento del 1050, ricorda che sul monte dei “Pagà” si ritirarono gli ultimi praticanti le antiche religioni. Sparita la minoranza, la comunità cristiana dedicò sullo stesso monte un tempio alla Santissima Trinità. La chiesetta è il simbolo dell’avvento del cristianesimo a Parzanica. Ogni seconda domenica di luglio si rievoca questo evento cristiano con la celebrazione della messa e con un pranzo sui prati e nelle cascine. Nell’abside c’è un antico affresco, restaurato nel 1933, raffigurante il mistero della trinità, che richiama gli affreschi del santuario della Trinità di Casnigo (secolo XIV circa), di Parre di Esine. (cit. Silvano Danesi) 

Questa mattina, grazie alle riprese di Maurizio Besenzoni, ti porto al Belvedere della Chiesa Santissima Trinità a Parzanica. Uno dei punti panoramici più straordinari del nostro lago.  è un suggerimento prezioso usalo con rispetto e cautela  come raggiungela ? semplice : arrivato a Parzanica segui le indicazioni per Via La Santissima da lì si sale lungo una strada cementata molto molto ripida ma non troppo lunga: è l'unico tratto veramente duro dell'itinerario che copre un dislivello 200/300 mt. Poi si trasforma in un sentiero...e dopo poco si giunge alla Chiesa della Santissima Trinità, ci troviamo sulla vetta del cosiddetto Mut dèi Pagà! Per chi volesse approfondire la storia e le origine di questo luogo sacro suggerisco di consultare questo bell'opuscolo curato da Silvano Danesi per il comune di Parzanica http://silvanodanesi.info/…/up…/2008/04/parze-numero-tre.pdf


giovedì 14 luglio 2016

FILM-Christo: Floating Piers The environmental artist getting people to walk on water


In a new film, Italian director duo Roberto de Paolis and Carlo Lavagna capture the artist’s latest work in development. 46 years in the making, Floating Piers sees 100,000 square meters of buoyant walkways—made of 220,000 brightly clad plastic cubes—that connect the picturesque islands around Lake Iseo, Northern Italy. 
fonte: www.nowness.com/
regia: Roberto de Paolis and Carlo Lavagna
editor

Raven Smith

Commissioning Director at NOWNESS

mercoledì 13 luglio 2016

PISOGNE ripercorrendo sentieri sui passi di Leonardo da Vinci


Pisogne – Sedergnò – Corna dei Trentapassi (m 1248 s.l.m.)
Segnavia CAI n. 205 – bianco/rosso
Tempo di percorrenza ore 3,30 (dislivello m 1.050 circa)
Difficoltà: facile



Corna Trentapassi 
Dal Lago dʼIseo non può certo passare inosservato



Cascate Tufere 

questʼimponente monolito calcareo che si getta a picco, per oltre 1000 metri, nelle sue verdi acque. Dalla cima di questa montagna lo sguardo corre, senza ostacoli, dal lago alla Valle Camonica, fino allʼAdamello. Il sentiero che raggiunge la cima attraversa boschi cedui misti di castagno, nocciolo, carpino e quercia, prati e castagneti e per un lungo tratto, da Pisogne fino alla Croce di Zone, segue lʼantico tracciato della Via Valeriana. Questa era la strada principale di collegamento della sponda bresciana del lago con la Valcamonica, dalla Preistoria allʼEtà Romana (da cui il nome), sino alla costruzione della strada carrozzabile costiera. La passeggiata inizia dal nucleo abitato di Govine, a sud di Pisogne, situato ai piedi della cascata della Tufera. Questo borgo era un tempo un importante centro di lavorazione dei metalli, con fucine e mulini costruiti sul corso del torrente, per sfruttare lʼenergia motrice dellʼacqua. Oltre Govine il sentiero prende quota traversando lungamente le pendici montane. Lungo la strada si incontra la cappelletta di San Defendente,





Cappella San Defendente 
santo di origine carolingia, il cui nome era invocato a protezione da ogni pericolo, in particolare dai lupi e dagli incendi, e, se si guarda intorno, si può ben capire come il viandante avesse bisogno di aiuto. Ancora un poʼ di strada e si incontra la quattrocentesca chiesa di San Bartolomeo, ai margini dellʼantico abitato di Sedergnò. 





Chiesa di San Bartolomeo - Festa ultima domenica di Agosto 
La bellezza e la pace di questo luogo, fra prati e castagneti centenari, richiede un attimo di sosta prima di ripartire verso il passo della Croce di Zone. Il rinvenimento in questʼultimo luogo di punte di lancia in selce testimonia lʼantica frequentazione della zona. Si procede ora su una mulattiera pianeggiante che attraversa un fitto bosco per sbucare al passo delle Forcelle e per compiere lʼultimo sforzo che condurrà alla cima.



Passo delle Forcelle 

La fatica, è certo,verrà ampiamente ricompensata; pare che anche Leonardo da Vinci, in veste di cartografo del Lago dʼ Iseo, fosse salito su questa spettacolare montagna per cogliere ogni particolare dellʼambiente circostante.




Leonardo da Vinci 


Spettacolare video di Fabrizio Sina