LA PRO LOCO di Marone invita tutti ad assistere alle 20,30 nel centro civico «Don Riccardo Benedetti» al «Rogo della Vecia». Durante il processo che precederà l'accensione della catasta di legna su cui verrà issato il fantoccio, accusa e difesa a cura di Laura Dentella & friends. Alla fine si distribuiranno frittelle, thè e vin brûlé.
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martedì 12 marzo 2019
lunedì 11 marzo 2019
RODENGO SAIANO 17 marzo 2019 Anema e Core
ANEMA E CORE
Viaggio nella canzone classica napoletana
da un progetto di Tea Franchi
Domenica 17 marzo 2019
Ore 17.30
Auditorium San Salvatore
Via Castello 2/b – Rodengo Saiano
Ingresso libero
giovedì 7 marzo 2019
PROVAGLIO D'ISEO 17 maggio 2019 WU MING Proletkult
VENERDI' 17 APRILE 2019 ORE 21.00
CANTINA BARONE PIZZINI
«Bogdanov immaginò di estrarre la rivoltella e sparargli al cuore. Poi avrebbe legato l'ancora al cadavere, l'avrebbe rovesciato in mare e dietro al corpo avrebbe gettato la pistola. Le storie di Leonid Voloch sarebbero andate perdute per sempre in fondo al golfo. Il suo viaggio sul pianeta socialista sarebbe morto con lui. Un racconto filosofico. Un romanzo di scienza e di fantasia che nessuno avrebbe mai letto».
Mosca, 1927. Che le proprie storie si mescolino alla realtà fino al punto di prendere vita: non è questo il sogno segreto di ogni narratore? È ciò che accade ad Aleksandr Bogdanov, scrittore di fantascienza, ma anche rivoluzionario, scienziato e filosofo.
Mentre fervono i preparativi per celebrare il decennale della Rivoluzione d'Ottobre e si avvicina la resa dei conti tra Stalin e i suoi oppositori, l'autore del celebre Stella Rossa riceve la visita di un personaggio che sembra uscito direttamente dalle pagine del suo romanzo.
È l'occasione per ripercorrere le tappe di un'esistenza vissuta sull'orlo del baratro, tra insurrezioni, esilio e guerre, inseguendo lo spettro di un vecchio compagno perduto lungo la strada. Una ricerca che scuoterà a fondo le convinzioni di una vita.
«Si dirigono all'uscita, passando tra i modelli esposti. I diversi razzi sembrano rivelare la provenienza dei loro progettisti. Quello di Max Valier, sudtirolese, è un fuso di metallo e volontà tedesca, con due ali tozze, simili a braccia, ognuna terminante in un missile aguzzo. L'astronave di Federov è una balena di latta, piena di misteriosi diverticoli e trombe estroflesse, che ci s'immagina navigare malinconica e russa verso altre galassie. Il siluro lunare di Goddard è un proiettile gigante, senza fronzoli, pragmatico e yankee. I velivoli di Esnault-Pelterie sono farfalle di eleganza francese, mentre il razzo a quattro stadi con motore a doppia reazione, dell'italiano Gussalli, è barocco a partire dal nome».
Wu Ming è un collettivo di scrittori provenienti dalla sezione di Bologna degli artisti facenti parte del Luther Blisset Project (1994-99), denominatosi Wu Ming (“senza nome” oppure “cinque nomi”) Foundation e composto da cinque autori.
Nel 1999, col nome «Luther Blissett», i futuri Wu Ming pubblicarono il romanzo Q (Einaudi Stile Libero), finalista allo Strega. A partire dal 2000, col nuovo nome hanno firmato romanzi storici (54, Manituana, Altai, L'Armata dei Sonnambulie Proletkult), raccolte di racconti (Anatra all'arancia meccanica e L'invisibile ovunque) e saggi, oltre ai libri per bambini del ciclo di Cantalamappa (pubblicato da Electa).
Ciascuno dei membri del collettivo ha un nome d'arte individuale, una produzione "solista" e una "voce" autoriale autonoma, riconoscibile dai lettori.
Nel corso degli anni, intorno al collettivo si è andata formando una «costellazione» di progetti, un «collettivo di collettivi» chiamato Wu Ming Foundation. Il blog di Wu Ming si chiama Giap.
I loro libri sono tradotti in più di venti Paesi nel mondo.
PROVAGLIO D'ISEO 29 marzo 2019 CHIARA FRUGONI Storia di Chiara e Francesco
VENERDI' 29 MARZO ORE 21.00
CANTINA BARONE PIZZINI
Due ragazzi benestanti, colti, imbevuti di letture - soprattutto lui - di nobili cavalieri e amori cortesi. Ma quando un giorno questi due giovani, destinati a ereditare gli onori del loro stato sociale, volsero lo sguardo sulle cose degli uomini, videro un mondo che tradiva il messaggio del Vangelo e lo rifiutarono. Decisero, in momenti diversi, di spogliarsi delle loro ricchezze e, nudi, di abbracciare una nuova vita per gli ultimi.
Quelle di Chiara e Francesco furono due esistenze che si intrecciarono strettamente pur percorrendo, ciascuno dei due santi, cammini differenti.
Lo scopriamo direttamente dalle loro voci, dai loro scritti, a cui Chiara Frugoni dedica in questo libro uno spazio del tutto nuovo. Facendo parlare direttamente i protagonisti, la Frugoni fa del lettore un compagno di strada di Chiara e Francesco, permettendogli di accostarsi al loro generoso progetto e alle resistenze, ai tradimenti, ai compromessi con cui i due dovettero fare i conti per rendere reale la loro utopia. Del resto è una storia, quella di Chiara e Francesco, che col passare dei secoli nulla ha perso della sua travolgente novità. Al contrario, è come se il tempo trascorso non smettesse di sottolinearne la radicale modernità: il rapporto con i poveri, e quindi col denaro e il potere; il ruolo non subalterno della donna; la funzione dei laici nell'istituzione religiosa; l'importanza del lavoro manuale in servizio del prossimo e come garanzia di libertà; la relazione con fedi diverse.
«Che per certo sappi e credi come cosa vera quello che io ti dirò: un altro converso ce ne fu che andando una mattina presso d’uno fossato vide un drago terribile bere, e disse che gli pareva che fusse tutto pieno di specchi, per la qual cosa tornò a casa e pe lla paura morì, overo per veleno che ’l dragone gli gittasse»
Giovanni dalle Celle, lettera a un devoto, 1374 ca.
Unicorni, draghi, grifoni: una folla di creature surreali e favolose, ma anche molto concrete e temute, popola la vita degli uomini intorno al 1000 e fino al Rinascimento. Santi padri del deserto, monaci, autorevoli predicatori assicuravano che la terra fosse gremita di bestie feroci, nonché di esseri mostruosi e ibridi. E poiché alle bestie si guardava alla luce della Creazione, ecco sorgere alcuni interrogativi fondamentali. Un uomo con la testa di cane doveva essere battezzato? Poteva Dio aver creato qualcosa di tanto orrido?
Nel Medioevo si sapeva di vivere ormai in un paradiso perduto. Così come perduto per sempre - dopo la trasgressione dei progenitori - era il meraviglioso rapporto di subordinazione che gli animali, creati per servire Adamo, avevano intrattenuto con gli uomini. Questi ultimi non disponevano di armi efficaci per affrontare lupi, orsi e cinghiali, e ancor meno leoni, tigri e pantere, caso mai li avessero incontrati. Li soccorreva però una fervida fantasia, grazie alla quale venivano a patti con la paura.
Dispiegate in arazzi, miniature, mosaici, sculture, dipinti, enciclopedie figurate, raccolte di mirabilia, Chiara Frugoni ci mostra le mille facce della storia di una relazione secolare, simbolica quanto reale, tra gli uomini e gli animali.
Uno sfarzoso corredo di immagini rende vivo, palpitante e nostro quel tempo lontano.
Chiara Frugoni è una storica italiana, specialista del Medioevo e di storia della Chiesa. Ha insegnato Storia medievale nelle Università di Pisa, Roma e Parigi.
Il nucleo principale della sua ricerca verte intorno alla figura di Francesco d'Assisi, approfondendo il modo in cui le istituzioni hanno contrastato l'azione del santo. Numerosi, infatti, sono gli articoli e i saggi che ha dedicato alle figure di san Francesco e santa Chiara, tra cui ricordiamo: Vita di un uomo: Francesco d'Assisi (Einaudi, 2014), Francesco e le terre dei non cristiani (Edizioni Biblioteca Francescana 2012), Francesco e l'invenzione delle stimmate (Einaudi, 2010) e Una solitudine abitata: Chiara d'Assisi (Laterza 2006).
Presso Einaudi ha, tra altri, pubblicato: La Cappella degli Scrovegni di Giotto (2017), La cattedrale e il battistero di Parma (2007), La voce delle immagini. Pillole iconografiche dal Medioevo (2010), Le storie di San Francesco. Guida agli affreschi della Basilica superiore di Assisi (2010), Quale Francesco? Il messaggio nascosto negli affreschi della Basilica superiore di Assisi (2015).
Nel 2011 ha individuato in uno degli affreschi attribuiti a Giotto nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi un profilo di diavolo tracciato tra le nuvole. Il profilo non era noto e di esso non esisteva letteratura. La notizia della scoperta è stata diffusa nel mondo ed ha suscitato molta curiosità, rimettendo anche in discussione varie pagine di storia dell'arte.
Ha collaborato e collabora a programmi televisivi e radiofonici RAI e scrive su La Repubblica e il Manifesto.
I suoi libri sono tradotti nelle principali lingue europee, oltre che in giapponese e in coreano.
ISEO 8 marzo 2019 FRANCA GRISONI Croce d’amore - Crus d’amur
CIRCOLO DEI LAVORATORI - ISEO
VENERDI' 8 MARZO ORE 21.00
Tua la croce d’amore / l’alta bandiera del regno / da piantarci in cuore» scrive Franca Grisoni rivolgendosi a una donna, Maria, di cui narra la vita accanto al figlio Gesù («Tò la crus d’amur / l’alta bandiera del regn / da piantane nel cör»).
È un viaggio in versi, nel dialetto lombardo del lago di Garda, a confronto con opere del pittore cinquecentesco bresciano Romanino.
I dipinti si offrono allo sguardo dell’autrice quale luogo fisico in cui le tappe della passione prendono corpo tra poesia e arte: «E tu, pittore, senza parole, / come lo hai sperato / lo mostri: / vuoi farcelo sperare».
Scrive liriche d'amore in bresciano e scrive anche per riviste e per Il Giornale di Brescia.
Ha iniziato a comporre nel dialetto di Sirmione, sua città natale e dove vive ancora. Ha esordito con la raccolta dialettale La böba nel 1986, con la quale ha vinto, nel 1987, il premio Bagutta nella sezione "opera prima"; nello stesso anno pubblica El so che té se te, opera vincitrice del premio Empoli. Nel 1988 la terza raccolta di Franca Grisoni, intitolata L'oter, è accolta da Einaudi nella collana Collezione di poesia, con introduzione di Franco Brevini.
Nel 1997 con De chi vince il premio Viareggio, mentre il volume L'ala le fa vincere nel 2005 il premio nazionale di poesia "Biagio Marin"; nel 2009 le è stato conferito il premio Salvo Basso.
Nel 2008 è stata raccolta per la prima volta la sua intera produzione nel volume Poesie, contenente anche la raccolta inedita Fiat, con prefazione di Pietro Gibellini.
L’ultima sua opera, Croce d'amore-Crus d'amur. Passione in versi ispirata dai capolavori del Romanino (Interlinea, 2016), è un viaggio in versi a confronto con opere del pittore cinquecentesco bresciano Romanino: i dipinti si offrono allo sguardo dell'autrice quale luogo fisico in cui le tappe della passione prendono corpo tra poesia e arte.
martedì 5 marzo 2019
SARNICO 8-15-22-29 marzo | 5 aprile 2019 Primavera in Pinacoteca
LA BIBLIOTECA INDISPENSABILE
tre conversazioni a cura del Dott. Luigi Ferrara, Docente e critico di Letteratura italiana
📙 8 marzo, ore 20.45
L’eletto scriba. D’Annunzio e “Alcyone”
📙 15 marzo, ore 20.45
Ultimo viene il cane. Tomasi di Lampedusa e “Il gattopardo”
📙 22 marzo, ore 20.45
La naturalezza dell’eresia. Pasolini e “Scritti corsari”
💒 29 marzo, ore 20.45
IL CANTIERE SARNICESE
la Parrocchiale di #Sarnico tra storia e arte a cura del Dott. Raffaele Rizzardi, storico dell’arte
🎵 5 aprile, ore 20.45
IMPRESSIONI PIANISTICHE TRA RUSSIA E FRANCIA
Concerto a quattro mani: musiche di Ravel, Rachmaninov, Mussorgsky
M° Elena Masnaghetti, M° Davide Bottarelli
🎵 12 aprile, ore 20.45
LA MUSICA TARDO-ROMANTICA: IL MELODRAMMA
Concerto per Pianoforte e Baritono: musiche di Wagner, Verdi, Donizetti
M° Elena Masnaghetti, M° Eugenio Simonini,
voce narrante Walter Tiraboschi
INGRESSO GRATUITO
A Sarnico, via San Paolo 8
CLUSANE 12 marzo | 28 aprile 2019 “Il Notturno. Momenti intimi dell’anima, il sogno e l’utopia”
“Il Notturno. Momenti intimi dell’anima, il sogno e l’utopia” è il titolo della manifestazione, promossa e organizzata dall’associazione «PensieroSegniForme» in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bergamo e Brescia e il contributo di privati, in calendario dal 12 marzo al 28 aprile 2019 nel castello di Carmagnola, a Clusane di Iseo – Brescia, che proporrà mostre e incontri di approfondimenti sul tema, indagato e espresso da artisti contemporanei e esperti.
Dopo “The Floating Piers”
Dopo il successo della mostra abbinata all’evento “The Floating Piers”, in cui attraverso le fotografie di Wolfgang Volz sono state proposte immagini della produzione artistica di Christo, l’Associazione e la Soprintendenza hanno deciso di continuare l’attività di approfondimento culturale che spazia nel pensiero e nei linguaggi, mantenendo un forte legame con il territorio in un’ottica di tutela e valorizzazione del patrimonio.
Genesi del tema
Tutti gli appuntamenti si terranno nelle sale del castello bassomedievale del XIII-XIV secolo e prenderanno spunto di riflessione, declinato attraverso diverse espressioni creative, dal «canto notturno del pastore errante dell’Asia» di Giacomo Leopardi, lirica nella quale il poeta è affascinato dall’abitudine dei pastori kirghisi di accompagnare la solitudine notturna intonando canti alla luna.
Quante e quali sono le domande che affidano alla luna? È forse un momento intimo con noi stessi che abbiamo perduto? “Queste sono le domande di partenza del progetto culturale”, spiega l’architetto della Soprintendenza Renato Gentile, promotore e ideatore della manifestazione.
Fotografia e scultura
In programma due mostre allestite in contemporanea, centrate dunque sul tema del notturno. Il fotografo bresciano Mauro Pini presenterà “Ci sono notti che accadono”.
“Frammenti di invisibilità” è il titolo del percorso di sculture raku dell’artista camuna Maria Castagna.
Dalla Secessione all’Opera Sacra, da Ungaretti alla Merini
Nell’arco dei circa due mesi della manifestazione si svolgeranno anche sei appuntamenti denominati “Martedì della cultura”. Il viaggio di «PensieroSegniForme» proseguirà quindi attraverso riflessioni e confronti sul notturno declinato in architettura dalla Secessione viennese all’alba del Novecento con Wright, Hoffman e Carlo Scarpa, con un approfondimento sul sublime passaggio tra la vita e la morte della Tomba Brion.
Verranno quindi fatte emergere le affinità tra Otto Wagner e Antonio Sant’Elia nell’architettura dell’utopia e del sogno, ideatori di contributi essenziali al disegno della città moderna.
Tre incontri del ciclo saranno dedicati alla musica e alla poesia con brani di compositori diversi fra i quali Chopin e Schubert e testi di Giacomo Leopardi, Alda Merini, Giuseppe Ungaretti e Cesare Pavese.
L’ultima serata, in programma il 16 aprile durante la Settimana Santa, proporrà una riflessione spirituale e mistica con brani di musica sacra e lirica intervallati dalla lettura di testi scelti a tema delle Sacre Scritture.
Le date
Le mostre, dal 12 marzo al 28 aprile saranno a ingresso libero nei giorni di martedì, venerdì, sabato e domenica dalle 18 alle 22. Gratuita sarà anche la partecipazione ai “Martedì della Cultura”, previsti per il 12,19,26 marzo e il 2, 9 e 16 aprile con inizio alle 20.30.
www.architettonicibrescia.beniculturali.it - 030.2896511
www.pensierosegniforme.net – 030.989019
Redattore: MARGHERITA REGUITTI
Informazioni Evento:
Data Inizio: 12 marzo 2019
Data Fine: 28 aprile 2019
Costo del biglietto:
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Iseo, Castello di Carmagnola
Indirizzo: loc. Clusane
Città: Iseo
Provincia: BS
Regione: Lombardia
Orario: Mostre dalle ore 18 alle 22 martedì, da venerdì a domenica
Telefono: 030.989019-2896511
E-mail: sabap-bs@beniculturali.it
lunedì 4 marzo 2019
ISEO Circenses | fino al 28 aprile 2019 ISEO Fondazione l'Arsenale
Il meraviglioso mondo del circo in mostra a Iseo
alla Fondazione l’Arsenale
La Fondazione l’Arsenale inaugura la stagione espositiva 2019 con una collettiva di arte contemporanea sul tema del circo, che vede in mostra 33 opere di 12 artisti tra pittori, fotografi e scultori attivi sul panorama nazionale.
In linea con la direzione intrapresa nell’ultimo quinquennio, l’ente culturale iseano prosegue quindi la ricerca sulla scena artistica attuale per portare all’attenzione del pubblico alcune delle proposte più curiose, puntando come sempre alla qualità.
“Circenses”, questo il titolo scelto per la mostra di primavera, accosta autori differenti per età, provenienza e pratica, cercando un minimo comune denominatore nel soggetto della produzione di questi stessi artisti.
Dal circo pop nei colori primari, di Carlo Pasini, che strizza l’occhio al “tendone street” di Leonardo Gambini, al favoloso “Bestiario” di Angelo Zanella che dialoga con gli animali sospesi nell’immaginario onirico di Alice Zanin. Dalla Moira al mangiafuoco di Elena Monzo agli scatti in bianco e nero di Carla Cinelli che raccontano il mondo del circo da dietro le quinte, passando per i clown e gli acrobati in resina di Francesco De Molfetta. E ancora le opere pittoriche di Massimo Caccia, che spesso trovano spazio sull’inserto culturale LaLettura del Corriere della Sera, il richiamo a Fellini nelle sculture in raku di Carlo Previtali e nelle fotografie digitali di Ezio Mereghetti, le surreali performance fotografiche in bianco e nero di Renzo Bertasi e i delicati e precari equilibri delle sculture di Elio Bianco.
Un percorso ricco e interessante che si potrà percorrere anche sfogliando le 44 pagine del catalogo edito dalla Fondazione l’Arsenale per l’occasione.
Spazio anche ad una riflessione sul circo come riscatto sociale al piano superiore del palazzo di Vicolo della Malinconia dove, per l’intera durata della mostra, sarà visitabile l’esposizione fotografica di Damiano Rossi, fotogiornalista free-lance di Coccaglio (BS) che ha documentato le fasi preparatorie e lo spettacolo dell’Hiccup Circus Uganda, il circo sociale nato da un’idea dall’odontotecnico iseano Giacomo Babaglioni, dal 2012 impegnato nel cuore dell’Africa per portare avanti un progetto di sviluppo educativo e solidale. L’esposizione è curata da Vito Babaglioni, fratello di Giacomo.
Da segnare in agenda l’appuntamento di sabato 2 marzo quando, in occasione dell’inaugurazione fissata per le ore 18.00, si terrà lo spettacolo della Compagnia dell’Ordallegri con mangiafuoco e trampolieri.
Info e contatti: www.arsenaleiseo.it
CIRCENSES
ISEO, Palazzo dell’Arsenale
2 marzo – 28 aprile 2019
Orari
martedì – venerdì 16-18;
sabato e domenica 10-12; 16-18
Lunedì chiuso
Ingresso libero
Vicolo della Malinconia, 2 – Iseo (BS)
030 981011
VALCAMONICA E SEBINO dal 15 marzo al 12 giugno 2019 OltreConfine Festival
Dal 15 marzo al 12 giugno
tantissimi gli ospiti in Valle Camonica:
Gad Lerner, Serena Dandini, Vito Mancuso, Michela Murgia, Sveva Casati Modigliani, Giovanni Berengo Gardin
e molti altri
Torna anche quest’anno OltreConfine Festival Culturale, dal 15 marzo al 12 giugno in tredici comuni della provincia di Brescia e Bergamo, in una fascia di territorio tra la Valle Camonica e il Lago d’Iseo.
Nell’anno del 40° anniversario dalla proclamazione del primo sito Unesco italiano, le incisioni rupestri di Naquane nel paese di Capo di Ponte, prende il via una quinta edizione speciale, che intreccia la storia e la tradizione con il contemporaneo. Un incontro al di fuori del tempo, dove trovano congiunzione passato, presente e futuro.
Al suo quinto anno di vita, OltreConfine porta in Valle Camonica tantissimi ospiti, che metteranno in dialogo tra loro i saperi, indagando e approfondendo molteplici aspetti dell’arte e della realtà. Quattro mesi all’insegna delle sette arti, in cui i comuni coinvolti apriranno le loro porte a diverse personalità di spicco. Il festival si apre con un appuntamento dedicato al cinema con il giornalista e critico cinematograficoPaolo Mereghetti; un occhio particolare anche alla sorella maggiore della settima arte, la fotografia, raccontata dal celebre fotografo di fama internazionale, Gianni Berengo Gardin. Anche la musica farà da protagonista, grazie al concerto di uno dei compositori più apprezzati sulla scena contemporanea, Teho Teardo.
La letteratura si conferma anche quest’anno come il cuore pulsante di OltreConfine, festival senza età che lascerà la parola a grandi autori contemporanei di diverse generazioni. Le voci saranno quelle di Michele Mari, Serena Dandini, Paolo Giordano, Sveva Casati Modignani, Michela Murgia, Claudia Durastanti,Francesco Permunian e Michele Vaccari. La letteratura sarà anche in dialogo con la storia, come nell’incontro tra lo scrittore Massimo Carlotto e lo storico Mimmo Franzinelli, o nelle riflessioni del giornalista Federico Rampini, e tra le parole dello scrittore e giornalista Gad Lerner.
Ma OltreConfine non si ferma qui e rivolge uno sguardo anche verso i nuovi linguaggi e le nuove forme d’arte, come nell’incontro con la youtuber Federica Cacciola, alias Martina Dall’Ombra.
Tanti appuntamenti come orme disseminate alla scoperta della Bellezza, proprio alla quale è dedicato un incontro speciale con il filosofo Vito Mancuso.
Di particolare rilevanza anche la sezione “Aperitivi con l’autore”, uno spazio per le voci nate in provincia, ospitate nei bar e nei locali del territorio, per promuovere un contatto più intimo tra autori e pubblico e dare spazio alla creatività locale come viva testimonianza del territorio.
Proposto dai comuni di Gianico, Pian Camuno, Darfo Boario Terme, Angolo Terme, Pisogne, Rogno e Costa Volpino, OltreConfine vede quest’anno anche l’ingresso dei comuni di Lovere, Malegno, Breno, Paspardo, Cedegolo e Berzo Demo.
Si rinnova inoltre la collaborazione con l’importante realtà del Musil – Museo dell’Energia Idroelettrica di Cedegolo, oltre alla novità della collaborazione con il festival Abbracciamondo per la serata di Malegno.
“Questa quinta edizione è per noi un traguardo molto importante. Cresciuto di anno in anno, OltreConfine Festival Culturale è rimasto sempre fedele al suo intento, quello di diffondere il respiro della cultura anche in provincia, grazie a quella forza delle parole e dell’arte che è in grado di superare confini che spesso ci appaiono invalicabili. Prosegue così il cammino di OltreConfine, che, creando una rete unica sul territorio, punta dritto verso una possibile comunione culturale”, così dichiara Stefano Malosso, Direttore Artistico del Festival.
Tra le tante novità di questa quinta edizione, la realizzazione della locandina del Festival, a opera di Elisa Talentino, illustratrice per l’editoria e la comunicazione visiva, che ha collaborato negli anni con The New York Times, Repubblica, Mondadori, Einaudi e molti altri.
La realizzazione di questa V edizione di OltreConfine è stata possibile grazie al supporto di una rete di enti territoriali: la Provincia di Brescia, la Comunità Montana di Valle Camonica, il Distretto Culturale di Valle Camonica, il GIC Unesco di Valle Camonica, il Rotary Lovere-Iseo-Breno, la Comunità Montana del Sebino Bresciano.
Fondamentale è il sostegno di un gruppo di imprese sensibili al territorio: Valle Camonica Servizi, Forni Bendotti, Iseo Serrature, Iseo Finestre, Damiolini Mobili, Terme di Boario, Credito Cooperativo di Brescia, Litos, Fedabo, Rondini snc e Hotel Sorriso, oltre al Cinefotoclub di Pisogne e al Circolo Fotografico Il Grandangolo.
PREDORE dal 20 marzo 2019 "Sartoria Prêt-à-Porter"
"Sartoria Prêt-à-Porter"
da Mercoledì 20 marzo presso l'Oratorio di Predore dalle ore 20.00
Il corso prevede 8 lezioni
Quota di partecipazione da euro 40.00 a 80.00 a seconda dei partecipanti (min 5 - max 9).
Si richiede, se possibile, l'utilizzo della propria macchina da cucire.
Iscrizioni presso la Biblioteca di Predore
Biblioteca di Predore via Muciano, 10 24060 Predore Bg
Tel 035.923487
Orario d'apertura Lun, merc, ven 14.30 18.30 sab 9.00 12.00
Primo mercoledì del mese 9.00 12.00
domenica 3 marzo 2019
CORTE FRANCA 5 maggio 2019 Run4Help
Run4Help è un progetto firmato Lions Club Adro e La Franza Curta.
Un'associazione il cui scopo è quello di permettere ai suoi membri di servire la propria comunità, di soddisfare i bisogni umanitari e di favorire la pace e promuovere la comprensione internazionale attraverso i club.
"Servire per creare una società migliore”, prima ancora di essere il nostro motto, è quella aspirazione innata in noi che trova concretezza nei diversi progetti che realizziamo al fine di sostenere fondazioni e/o associazioni del territorio che, a loro volta, aiutano chi vive situazione meno fortunate.
Il desiderio di aiutare in modo concreto unito alla passione per il territorio, su cui opera il Lions Club Adro e La Franza Curta, hanno dato alla luce il progetto Run4Help
Corri ad aiutarci! In tutti i sensi!
Corri avvolto dall'incantevole atmosfera che solo la Franciacorta può regalare.
Corri tra i colori dei suoi vigneti, sotto un cielo che riflette i colori del romantico Lago d’Iseo.
Corri accompagnato da quella piacevole sensazione che ogni tuo km aiuterà qualcuno a fare anche solo un passo in più verso un futuro più semplice!
Il ricavato verrà a donato all'associazione Centro Bresciano Down www.cbdown.it e alla Fondazione Nadia Valsecchi http://www.pancreas-anv.org/
Alla Run4Help tutti possono partecipare, dal professionista all'amatore, grazie alla possibilità di scegliere tra diversi percorsi: la mezza maratona, 10 km competitiva e non e i 5 km.
Iscriversi alla Run4Help significa scegliere di vivere un’esperienza fatta di solidarietà, di sport, di sorrisi e di vita. Domenica 5 maggio 2019, corri ad aiutarci.
Visita il sito web dedicato: www.run4help.it
Lions Club Adro e la Franza Curta
https://www.facebook.com/lionsrun4help/
ISEO 8-15-22-29 marzo 2019 Serate di Storia e Archeologia con l'U.S.P.A.A.A.
Tornano le attese serate di storia e archeologia alla Sala Civica del Castello Oldofredi a Iseo organizzate dall’associazione storico-archeologica U.P.A.A.A.
Gli incontri saranno tre durante il mese di Marzo:
“Est locus insignis, qui dicitur Hisen” di Angelo Valsecchi – Venerdì 8 Marzo alle ore 20:30
“I castelli della Lombardia orientale: nuovi dati da ricerche archeologiche e stratigrafiche” di Dario Gallina – Venerdì 15 Marzo alle ore 20:30
“Archeologia delle grandi opere pubbliche: rinvenimenti nel bresciano tra BreBeMi, Alta Velocità e metanodotti” di Serena Solano – Venerdì 22 Marzo alle ore 20:30
“La presenza del ‘macabro’ in terra bresciana: danze macabre e teatro macabro dal Medioevo all’età barocca” di Angelo Loda – Venerdì 29 Marzo alle ore 20:30
GUSSAGO 5 marzo 2019 Ad ogni donna pensata come amore. Ricordando Fabrizio De André
LA PRIMAVERA DELLE DONNE
AD OGNI DONNA PENSATA COME AMORE
Ricordando Fabrizio De André
Concerto racconto con Alessandro Adami (voce e chitarra), Carlo Gorio (chitarra), Stefano Zeni (violino), letture di Flora Zanetti.
Martedì 5 marzo, ore 20.30
Sala Civica Togni
Ingresso libero
venerdì 1 marzo 2019
SARNICO dal 26 aprile al 9 giugno 2019 #NOPIXEL - Arte al limite Maestri dell’#Iperrealismo italiano
Dal 26 aprile al 9 giugno 2019,
La #PinacotecaBellini propone a Sarnico
#NOPIXEL - Arte al limite
Maestri dell’#Iperrealismo italiano.
La mostra d’arte a cura del prof. Massimo Rossi è un progetto dell’Associazione Culturale Il Ponte, con il contributo e il patrocinio del Comune Di Sarnico e la main-sponsorhip di Filmar Spa e Banca Generali Private
Dopo il grande successo della retrospettiva dedicata a Andy Warhol nel maggio 2018 - Vi aspettiamo live a vedere, sentire e godere di queste suggestive opere PIÙ VERE DEL VERO.
Contestualmente all’esposizione temporanea sarà possibile visitare il pregevole palazzo Gervasoni nel cuore della Contrada storica e la collezione permanente del Museo Civico D’Arte e del Territorio Gianni Bellini.
opening: venerdì ore 18-22, sabato e domenica ore 10-13 e 15-22
ingresso 5 €, gratuito fino a 12 anni e disabili
ingresso 3 € studenti e over 65
ingresso 2 €/cad scolaresche
visita guidata 7 €
INFO / PRENOTAZIONI
📞 327 63 13 928