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giovedì 7 marzo 2019

PROVAGLIO D'ISEO 29 marzo 2019 CHIARA FRUGONI Storia di Chiara e Francesco


VENERDI' 29 MARZO ORE 21.00
CANTINA BARONE PIZZINI
Due ragazzi benestanti, colti, imbevuti di letture - soprattutto lui - di nobili cavalieri e amori cortesi. Ma quando un giorno questi due giovani, destinati a ereditare gli onori del loro stato sociale, volsero lo sguardo sulle cose degli uomini, videro un mondo che tradiva il messaggio del Vangelo e lo rifiutarono. Decisero, in momenti diversi, di spogliarsi delle loro ricchezze e, nudi, di abbracciare una nuova vita per gli ultimi.

Quelle di Chiara e Francesco furono due esistenze che si intrecciarono strettamente pur percorrendo, ciascuno dei due santi, cammini differenti.

Lo scopriamo direttamente dalle loro voci, dai loro scritti, a cui Chiara Frugoni dedica in questo libro uno spazio del tutto nuovo. Facendo parlare direttamente i protagonisti, la Frugoni fa del lettore un compagno di strada di Chiara e Francesco, permettendogli di accostarsi al loro generoso progetto e alle resistenze, ai tradimenti, ai compromessi con cui i due dovettero fare i conti per rendere reale la loro utopia. Del resto è una storia, quella di Chiara e Francesco, che col passare dei secoli nulla ha perso della sua travolgente novità. Al contrario, è come se il tempo trascorso non smettesse di sottolinearne la radicale modernità: il rapporto con i poveri, e quindi col denaro e il potere; il ruolo non subalterno della donna; la funzione dei laici nell'istituzione religiosa; l'importanza del lavoro manuale in servizio del prossimo e come garanzia di libertà; la relazione con fedi diverse.


«Che per certo sappi e credi come cosa vera quello che io ti dirò: un altro converso ce ne fu che andando una mattina presso d’uno fossato vide un drago terribile bere, e disse che gli pareva che fusse tutto pieno di specchi, per la qual cosa tornò a casa e pe lla paura morì, overo per veleno che ’l dragone gli gittasse»

Giovanni dalle Celle, lettera a un devoto, 1374 ca.


Unicorni, draghi, grifoni: una folla di creature surreali e favolose, ma anche molto concrete e temute, popola la vita degli uomini intorno al 1000 e fino al Rinascimento. Santi padri del deserto, monaci, autorevoli predicatori assicuravano che la terra fosse gremita di bestie feroci, nonché di esseri mostruosi e ibridi. E poiché alle bestie si guardava alla luce della Creazione, ecco sorgere alcuni interrogativi fondamentali. Un uomo con la testa di cane doveva essere battezzato? Poteva Dio aver creato qualcosa di tanto orrido?

Nel Medioevo si sapeva di vivere ormai in un paradiso perduto. Così come perduto per sempre - dopo la trasgressione dei progenitori - era il meraviglioso rapporto di subordinazione che gli animali, creati per servire Adamo, avevano intrattenuto con gli uomini. Questi ultimi non disponevano di armi efficaci per affrontare lupi, orsi e cinghiali, e ancor meno leoni, tigri e pantere, caso mai li avessero incontrati. Li soccorreva però una fervida fantasia, grazie alla quale venivano a patti con la paura.

Dispiegate in arazzi, miniature, mosaici, sculture, dipinti, enciclopedie figurate, raccolte di mirabilia, Chiara Frugoni ci mostra le mille facce della storia di una relazione secolare, simbolica quanto reale, tra gli uomini e gli animali.

Uno sfarzoso corredo di immagini rende vivo, palpitante e nostro quel tempo lontano.

Chiara Frugoni è una storica italiana, specialista del Medioevo e di storia della Chiesa. Ha insegnato Storia medievale nelle Università di Pisa, Roma e Parigi.

Il nucleo principale della sua ricerca verte intorno alla figura di Francesco d'Assisi, approfondendo il modo in cui le istituzioni hanno contrastato l'azione del santo. Numerosi, infatti, sono gli articoli e i saggi che ha dedicato alle figure di san Francesco e santa Chiara, tra cui ricordiamo: Vita di un uomo: Francesco d'Assisi (Einaudi, 2014), Francesco e le terre dei non cristiani (Edizioni Biblioteca Francescana 2012), Francesco e l'invenzione delle stimmate (Einaudi, 2010) e Una solitudine abitata: Chiara d'Assisi (Laterza 2006).

Presso Einaudi ha, tra altri, pubblicato: La Cappella degli Scrovegni di Giotto (2017), La cattedrale e il battistero di Parma (2007), La voce delle immagini. Pillole iconografiche dal Medioevo (2010), Le storie di San Francesco. Guida agli affreschi della Basilica superiore di Assisi (2010), Quale Francesco? Il messaggio nascosto negli affreschi della Basilica superiore di Assisi (2015).

Nel 2011 ha individuato in uno degli affreschi attribuiti a Giotto nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi un profilo di diavolo tracciato tra le nuvole. Il profilo non era noto e di esso non esisteva letteratura. La notizia della scoperta è stata diffusa nel mondo ed ha suscitato molta curiosità, rimettendo anche in discussione varie pagine di storia dell'arte.

Ha collaborato e collabora a programmi televisivi e radiofonici RAI e scrive su La Repubblica e il Manifesto.

I suoi libri sono tradotti nelle principali lingue europee, oltre che in giapponese e in coreano.