Costante anche nel 2016 il trend in positivo del settore dell'agriturismo registrato negli ultimi anni, sia per il numero di strutture sia per le presenze (fonte ISTAT ottobre 2016). Le aziende agrituristiche italiane autorizzate nel 2016 sono state 22.238, 494 in più rispetto all'anno precedente (+2,3%).
Le presenze dei clienti negli agriturismi italiani ammonta a 11,3 milioni (+4,9% rispetto al 2014), come emerge dall'indagine Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi. Viene confermata anche nel 2016 la tendenza adiversificare i servizi proponendo pacchetti turistici integrati: 8.162 aziende svolgono contemporaneamente attività di alloggio e ristorazione, 10.440 offrono oltre all'alloggio altre attività agrituristiche e 1.707 svolgono tutte le tipologie di attività agrituristiche autorizzate (alloggio, ristorazione, degustazione, ecc.). L'83,9% delle aziende agrituristiche è situato in aree montane e collinari, il restante 16,1% è localizzato in pianura.
La crescita del numero di agriturismi è più vivace nel Centro del Paese (+5,1%) rispetto al Nord (+1,7%), mentre nel Mezzogiorno si registra un calo (-1,1%). Più di un'azienda agrituristica su tre (36,1%), è a conduzione femminile.
Ma venendo alla Lombardia, secondo una indagine di Agriturist Lombardia, basata sul monitoraggio dei visitatori del proprio portale internet, dal 15 ottobre al 15 dicembre, la domanda di agriturismo per il periodo di Capodanno (30 dicembre 2016 - 2 gennaio 2017), si è presentata in crescita del 12% rispetto all'anno scorso. Questi i numeri delle aziende agrituristiche lombarde che offrono alloggio: circa 12.000 ospiti soprattutto per due o tre notti, e circa 60.000 a tavola per il cenone di San Silvestro.
"Si tratta di un risultato senz'altro positivo - commenta Gianluigi Vimercati, presidente di Agriturist Lombardia - che dimostra come l’accoglienza negli agriturismi, grazie al calore, alla tradizione e alla qualità dei prodotti e dei servizi offerti, siano la chiave vincente per un’attività in costante crescita. Invitiamo pertanto tutti a trascorrere il Capodanno in agriturismo, per cogliere questi aspetti e per riscoprire il sapore della famiglia e dei sapori di qualità”.
La corsa alla prenotazione dell'agriturismo per Capodanno, secondo i dati rilevati sempre dal portale, è cominciata a metà ottobre, con un mese di anticipo rispetto allo scorso anno. Fra le richieste registrate, nettamente prevalente la scelta di aziende con ristorante che preparano il tradizionale cenone di San Silvestro, e di soluzioni di ospitalità particolarmente economiche, soprattutto per gruppi che vogliono avere a disposizione un intero casolare e cucinare da sé. E' tuttavia crescente anche la domanda di agriturismi "di charme", più costosi, con accoglienza in edifici storici, e di agriturismi che organizzano escursioni a cavallo.
I prezzi non hanno subito significative variazioni rispetto allo scorso anno: tre notti con servizio di mezza pensione, incluso cenone, vanno generalmente dai 210 ai 360 euro a persona. Il solo alloggio con prima colazione varia, in media, dai 50 ai 70 euro a persona per notte. Condizioni più favorevoli per gli appartamenti autonomi di grandi dimensioni, ideali per accogliere gruppi di 8-12 persone.
Punto di forza dell'agriturismo per Capodanno è stata indubbiamente l'offerta enogastronomica, caratterizzata da una straordinaria varietà di ricette locali, e addirittura familiari, spesso inedite, preparate con abbondante impiego di prodotti propri o tipici della zona.
“Questo esempio di festività ci deve far riflettere sulle potenzialità dell’agriturismo, soprattutto nella nostra Regione – conclude Gianluigi Vimercati, Presidente di Agriturist Lombardia - Abbiamo la fortuna di avere città d’arte, musei, amministrazioni che organizzano eventi di ogni genere, occorre sfruttare questa opportunità per promuovere l’ospitalità nelle nostre aziende, puntando su quello che più interessa al cliente”.