La Provincia di Brescia e la Comunità Montana del Sebino Bresciano hanno firmato l'accordo di Programma per il completamento della realizzazione della pista ciclabile Toline a Govine, che fa parte del progetto denominato "Riqualificazione turistica delle aree in fregio alla sponda orientale del lago d'Iseo".
Il costo complessivo ammonta a 900mila euro, di cui 450mila sono fondi provinciali, 370,8 regionali, 4,2 mila sono risorse della Comunità Montana del Sebino Bresciano e 75mila euro sono fondi del Comune di Pisogne.
«Questo intervento non è ancora stato concluso - ha spiegato il presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli - in quanto puntuali indagini geologiche rispetto al fondale del lago d'Iseo, il progetto originariamente predisposto, nel 2009, non risulta più attuabile e deve quindi essere rivisto. Riteniamo opportuno che i lavori di completamento della "Vello Toline" vengano riprogettati, appaltati e diretti dalla Comunità Montana del Sebino Bresciano, che ha già avuto da parte di Regione Lombardia un contributo pari a un milione di euro per la realizzazione del tratto di pista ciclabile verso Pisogne».
La Provincia di Brescia cede dunque alla Comunità Montana del Sebino Bresciano la titolarità nella realizzazione dell'intervento, dando atto che la spesa ad oggi sostenuta per le opere già realizzate ammonta a 346 mila euro e che quindi, rispetto al finanziamento complessivo dell'opera, le risorse ancora disponibili per la copertura finanziaria dell'intervento di completamento ammontano a circa 554 mila euro: circa 277mila fondi provinciali, 228mila fondi regionali, 2,5 mila euro fondi della Comunità Montana e 46mila euro risorse del Comune di Pisogne.
«La pista ciclopedonale Vello Toline è una delle più suggestive del nostro territorio - ha concluso il Presidente Mottinelli - sono certo che, con il completamento della riqualificazione, i bresciani e i turisti potranno godere appieno di questo gioiello che, durante il percorso, sa regalare panorami mozzafiato, a picco sul nostro lago alpino». La durata dell'accordo di Programma è prevista in 5 anni.