domenica 12 luglio 2015

Thermae Iseo

Il territorio sebino potrebbe avere a brevi termini di tempo, una volta ottenuta la concessione per perforare il suolo, un paio d'anni,  un ritorno turistico non indifferente . "Gli alberghi potrebbero trarne un vantaggio diretto - conferma Flavio Gnecchi Presidente Sviluppo Turistico lago d'Iseo - se si riuscisse ad immaginare un impianto termale in quest'area, il comune di Iseo ha modificato il proprio PGT per cui è prevista la possibilità di realizzare infrastrutture sull'area di Sassabanek".
Quella che sino ad oggi era una semplice intuizione basato sullo studio accurato di cartografie e studi geologici, ha trovato ora – grazie ad una campagna di ricerca da poco conclusa – una prima, interessante, conferma: nel sottosuolo di Iseo, nella zona “Sassabanek”, l’acqua che scorre nelle falde sotterranee ha temperature di circa 38°C a 800 metri di profondità e di circa 48°/49°C a 1200 metri di profondità.
I risultati – illustrati in una conferenza stampa tenutasi lunedì 6 luglio ad Iseo – rappresentano un’importante conferma di quelle che erano le prime valutazioni dei tecnici di Cogeme Spa, la società dei Comuni dell’Ovest bresciano, titolare di un permesso di ricerca di acque termali rilasciato dalla Provincia di Brescia per la durata di tre anni a decorrere dal 1 giugno 2014.
Sin dal 2009 – sottolinea Paolo Saurgnani, Direttore di Cogeme – nel quadro di una strategia energetica basata su impianti da fonti rinnovabili, abbiamo rilevato la presenza di acqua calda in profondità nel cuore della Franciacorta. Un ulteriore evoluzione di questa nostra strategia – prosegue Saurgnani – è stata quella di approfondire quella che ci sembrava una particolarità geologica che era necessario studiare, ovvero quella di questa zona del basso Sebino, che rappresentava significative evidenze documentali”.
Geotermia ad Iseo
L’assetto geologico-strutturale e le caratteristiche idrogeologiche del substrato roccioso, avevano infatti consentito di ipotizzare ai tecnici di Cogeme un settore di ricarica dei serbatoi profondi. Le acque infiltrandosi dalla superficie, visto il loro carico idraulico, penetrano in profondità arricchendosi in sali minerali e aumentando la loro temperatura a causa del gradiente geotermico presente nel settore di studio, giungendo poi sino all’area oggetto della ricerca.
L’indagine di Cogeme
L’area interessata dalle attività di ricerca è stata pari a 1,6 chilometri quadrati.
Il permesso di ricerca era finalizzato allo studio del substrato roccioso del sottosuolo sino ad una profondità di 800-1500 metri. Dal 17 al 20 marzo sono state effettuate misure geoelettriche in attraversamento alla zona balneare e ludica del camping Sassabanek, alla spiaggia del Campeggio del Sole ed infine alla spiaggia ghiaiosa presente un centinaio di metri ad est rispetto Via dei Mille. Lo scopo dell’indagine era quello, tramite la misura diretta delle correnti elettriche di propagazione nel sottosuolo, di caratterizzare le varie unità litologiche.  La stesa geoelettrica è stata ubicata da ovest verso est, da Clusane ad Iseo, in attraversamento al Camping Sassabanek. La strumentazione impiegata per l’esecuzione del profilo di tomografia elettrica consiste in un nuovissimo sistema wireless adatto per l’esplorazione di media-grande profondità e applicazioni in campo idrogeologico denominato Full Waver (Iris Instruments – Francia).
I risultati
In base all’interpretazione del rilievo geoelettrico e alla correlazione e armonizzazione di tutti i dati geologici/geognostici sia di superficie che di sottosuolo si è arrivati ad individuare nel sottosuolo di Sassabanek un potenziale serbatoio termale con temperature dell’acqua di circa 38°C a 800 metri di profondità e di circa 48°/49°C a 1200 m di profondità: queste le principali conferme giunte dallo studio, ed illustrate dal geologo Fabio Molinari.
Al termine di questa prima fase vi sarà inoltre un ulteriore momento di elaborazione dati per definire il progetto per il pozzo esplorativo, che non avrà caratteri di invasività o disturbo per le ordinarie attività turistiche oggetto della zona.