Presso il Cortile d'Onore di Palazzo Isimbardi (sede della Provincia di Milano) in C.so Monforte 35, fino al 13 ottobre, nuova mostra personale di topylabrys, al secolo Ornella Piluso, dal titolo Paradossi plastici.
Per scelta dell'Artista, né un’antologica né un’esposizione recapitolativa degli ultimi sei anni della sua intensa attività, divisa tra un operare individuale e di uno corale all’interno e alla guida di Arte da mangiare mangiare Arte, Associazione culturale fondata dalla stessa e sua opera artistica sociale ante litteram. Piuttosto, una mostra incentrata sulla plastica, la materia prima che topylabrys utilizza nel suo lavoro, sul suo valore, sul suo significato, sui paradossi e sulle ambiguità che l'operare con essa comporta. Ancora una volta, quindi, un tracciato di una testimonianza di assai più lungo termine, non solo per la qualità e quantità delle “opere” esposte ma anche e soprattutto per le implicazioni di valore simbolico o concettuale e di valenza tecnico-scientifica o operazionale che si riscontrano al cospetto di siffatti elaborati. Il duplice focus arte-scienza è il fondamento della poetica stessa di topylabrys sin dagli anni in cui ella operava presso i laboratori Montedison o altrimenti presso quelli della Mazzucchelli 1849 Spa di Castiglione Olona.
Il progetto realizzato quest'anno è molto ampio e prevede diverse installazioni, ognuna di queste unica e, nello stesso tempo, collegata alle altre da forti legami di senso:
Per scelta dell'Artista, né un’antologica né un’esposizione recapitolativa degli ultimi sei anni della sua intensa attività, divisa tra un operare individuale e di uno corale all’interno e alla guida di Arte da mangiare mangiare Arte, Associazione culturale fondata dalla stessa e sua opera artistica sociale ante litteram. Piuttosto, una mostra incentrata sulla plastica, la materia prima che topylabrys utilizza nel suo lavoro, sul suo valore, sul suo significato, sui paradossi e sulle ambiguità che l'operare con essa comporta. Ancora una volta, quindi, un tracciato di una testimonianza di assai più lungo termine, non solo per la qualità e quantità delle “opere” esposte ma anche e soprattutto per le implicazioni di valore simbolico o concettuale e di valenza tecnico-scientifica o operazionale che si riscontrano al cospetto di siffatti elaborati. Il duplice focus arte-scienza è il fondamento della poetica stessa di topylabrys sin dagli anni in cui ella operava presso i laboratori Montedison o altrimenti presso quelli della Mazzucchelli 1849 Spa di Castiglione Olona.
Il progetto realizzato quest'anno è molto ampio e prevede diverse installazioni, ognuna di queste unica e, nello stesso tempo, collegata alle altre da forti legami di senso:
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