sabato 23 agosto 2014

Piccole isole, piccoli misteri : l'isola di San Paolo del lago d'Iseo

La storia documentata di S.Paolo inizia nel 1091 quando due fratelli longobardi, con la madre, decidono di donare ai monaci Cluny un’isoletta del Lago d’Iseo sulla quale vi erano alcune case e una chiesa dedicata a San Paolo. I monaci di Cluny costruirono sull’isoletta un priorato in cui vi si stabilirono otto frati, l’isola costituiva un riparato punto di osservazione e di sosta lungo l’unica via di comunicazione fra Iseo e la Valle Camonica. I monaci cluniacensi abitarono per oltre tre secoli il piccolo monastero di S.Paolo, finchè il convento fu donato ai frati minori dell’Osservanza di Brescia che col tempo lo ristrutturano ed ampliarono. Nel corso di tutto l’800 l’isola passò nelle mani di diversi proprietari diventando persino un albergo nel 1890, che però non durò molto. A fine ‘800 però fini nelle mani sbagliate, quelle del signor Trapattoni di Milano che rase al suolo tutto ciò che c’era sull’isola. La distruzione dell’antica chiesa e del monastero colpì molto la fantasia popolare, che ideò “un cupo finale per il demolitore di edifici sacri, narrando del suo corpo straziato alla deriva, in una notte di sarneghéra “(uragano proveniente da Sarnico). Nel 1915 la famiglia Beretta acquistò l’isola e la ristrutturò costruendo una villa e un giardino che tutt’oggi spuntano dall’acqua, ben tenuti, comunicando sempre un fascino misterioso e indescrivibili suggestioni.
Leggenda:La leggenda narra che i frati di S.Paolo producessero con pochi tralci di vite e qualche ulivo, una grappa che possedeva poteri benefici, la grascio de S.Paol, immancabile in ogni casa di Montisola.
Davide Bortolotti, in una lettera del 1824 descrive le piccole isole di San  Paolo e di Loreto. “Ai piedi dell’orgoglioso Monte d’Isola giacciono due umili isolette singolarmente piccole e quasi a fiore dell’onda che diresti ivi porte per far meglio risaltare la grandezza e l’elevazione della superba loro dominatrice. Quella a settentrione del Monte viene detta Loreta, S.Paolo ha nome l’altra a mezzogiorno la quale venne anche non affatto impropriamente paragonata all’arca di Noè”