domenica 7 dicembre 2014

PARATICO, storia della devozione alla Madona dei Pomm




credits Imitatori Poli Bruno, storico






In documento importantissimo recuperato presso l'Archivio Diocesano di Bergamo - per la prima volta in assoluto viene spiegato in modo chiaro il motivo della devozione che gli abitanti di Paratico hanno per la Chiesetta e la Santa Immagine venerata. La presente ricerca è stata da me (n.d.r. Imitatori Poli Bruno) consegnata tre anni fa a chi di competenza, ma non conosco il motivo della mancata diffusione. " RELAZIONE COMPILATA IN PARATICO IL 10 GIUGNO 1781 da DON BARTOLOMEO LENZI - Parroco di Paratico - ( territorio bresciano - diocesi bergamasca ) 





A SUA ECCELLENZA MONS. GIAN PAOLO DOLFIN -- VESCOVO -- di Bergamo --------- 


In questa Parochia vi sono tre Oratori.---- Il primo è dedicato a S. Pietro principe delli Apostoli; della fondazione del medemo, non si trova documento veruno. Vogliono alcuni che anticamente fosse la parochia; ma essendo incomoda alli abitanti, si sia trasportata al luogo dove si trova al presente; è ben vero che vi era un piccolo santello, dove vi era un'immagine della Beata Vergine, la quale essendo MIRACOLOSA TRAHEVA MOLTI DEVOTI, e da pochi anni la capellina fu distrutta e FABRICATA LA CHIESA dove fu COLLOCATA L' EFFIGE della BEATA VERGINE DIPINTA A FRESCO SUL MURO, et ora si chiama LA BEATA VERGINE DELLL'OLIO, o sia più communemente la MADONNA di S: PIETRO: Ha tre altari; il primo maggiore dedicato a S. Pietro, il secondo a cornu evangeli dedicato a Nostro Signore Crocefisso, il terzo dedicato a S. Lucia vergine e martire, ha la sagrestia fornita delle supellettili bastatamente. Detto oratorio possiede alcuni capitali che servono per mantenimento di detto oratorio, del quale di darà da reggenti di esso oratorio l'inventario. Mi vien asserito da qualche persona, che dei suddetti capitali ne siano consumati alcuni nell'occasione della moderna fabrica di detta chiesa da deputati di detta chiesa, eletti con condizione di non rendere conto a niuno. Se ciò si vero io nol so perchè in questo paese , non posso credere, che il Simbolo delli Apostoli, vien governato dalla communità, dove creano li reggenti di quello, mentre dovrebbero crarli in sagristia. Vi sono attorno alcune stanze, dove abita un eremita alla custodia del suddetto oratorio. Anticamente si celebrava ne' giorni festivi da un sacerdote BONI, di cui non so il nome, e poscia morto quel sacerdote, non si è celebrata messa, se non se pochi giorni in occasione d'infermi ecc. non essendovi titolo veruno, che di una messa sola all'anno. Al presente si è ripigliata la celebrazione della Messa e da Reggenti si accordano li Capellani della sudetta Messa festiva, senza saputa del paroco, con condizione, che si celebri detta messa subito dopo la prima messa della parochia et in quella fanno la cerca della limosina, senza licenza del paroco, e la celebrano quasi a mezza mattina molte volte e vogliono fare a modo loro. L'oratorio sudetto è lontano un quarto di miglio dalla parochia, sicchè nel incontro di questo viaggio , mi vien riferito, che SI FANNO DELLI AMOREGGIAMENTI ma quel che è di fatto la sudetta messa distrugge l'unità del popolo, il quale udita tal messa, non più si porta alla parochia ad udire la Parola di Dio; come segue anco l'oratorio di S. Carlo che descriverò qui sotto. S. Pietro inoltre fa le sue consuete cerche per la terra, e questa è una voragine, quale, ( come ho detto delle Qurant'ore ) assorbe le limosine di questo povero popolo, sicchè frattanto la chiesa parochiale resta lacera e nuda ".






---- QUESTA E' LA RELAZIUONE INTEGRALE DEL PARROCO LENZI ---------- QUALCHE BREVE NOTA -- 


ORATORIO era una chiesetta dove le confraternite sia maschili o femminili si radunavano per pregare, e non ha giocare a tombola o al pallone.-- MADONNA DELL'OLLIO- in seguito Madonna de Sampeder, una venerazione secolare. -- La Madonna de Sampeder da tempi antichi viene invocata dai paraticesi in caso di malattie, disgrazie, dagli emigranti lontani dalle loro case, durante le varie guerre dei secoli scorsi ed a protezione delle famiglie ---- Nelle persone attempate è in uso la richiesta di aiuto o protezione ricorrendo alla " Madonna de Sampeder " anche durante la giornata-- Con la proclamazione di fede del dogma della " Beatissima Vergine Immacolata " da papa Pio IX l'8 dicembre 1854, ed a seguito dell'enciclica diocesana emessa il 13 aprile 1855 da Mons. Speranza, vescovo di Bergamo, la comunità di Paratico iniziò a festeggiare l'8 dicemvre " La Madonna dei Pòm " che NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON LA " MADONNA de SAMPEDER "--- Le due festività vanno bene separate in quanto la " Madonna dei Pòm " è rappresentata dalla statua" dell'Immacolata " posta nella nicchia a sinistra dell'ingresso della chiesa, mentre la " Madonna de Sampeder " o " Madonna dell'Ollio " è l'effige della BEATA VERGINE 8 MIRACOLOSA ) dipinta a fresco sul muro sopra l'altare maggiore che veniva onorata il 29 giugno nella ricorrenza della festività di S. PIETRO. --- Don Bartolomeo Lenzi fu parroco di Paratico dal 1764 al 1789.--- Relazione: era consuetudine che i parroci comunicassero al vescovo la situazione morale ed patrimoniale delle parrocchie dove esercitavano il loro ministero. -- L'appartenenza di Paratico alla diocesi di Brescia è documentata da una pergamena del 946 dove risulta che " IN VICOLO ET FUNDO PARIADICA IN COMITATU BRIXIENSE ":--- L'Aggregazione di Paratico alla diocesi di Bergamo, dalla consultazione di vari documenti e tesi argomentate da vari studiosi, dovrebbe essere avvenuta nel 1273 per decisione di Papa Gregorio X.--- Dell'oratorio di S.Pietro dicono anticamente fosse la parrocchia di Paratico: Nella visita apostolica effettuata a Paratico da S. Carlo Borromeo il 18 settembre 1575 interrogato il parroco di Paratico Don Cristoforo Bruni sull'oratorio di S. Petro riferisce che anticamente era la parrocchiale del paese, ma per la comodità del popolo ( nonha saputo specificare l'anno ) fu trasferita nella chiesa di S. Maria, attuale chiesa Parrocchiale.-- Un picccolo santello: Vedi la descrizione del parroco che è importantissima.---- Beata Vergine dell'Ollio: Presumo che il toponimo dell'Ollio sia stato dato per la vicinanza al fiume " Ogliuo ".-- Cornu Evangeli: Lato sinistro dell'altare .--- Viene governata dalla Communità: Durante la dominazione veneta sui nostri territori ( dal 1428 al 1797 ) i beni della chiesa venivano amministrati da un laico chiamato " MASSARO ",---- L'oratorio è lontano un quarto di migllio dalla parrocchia: distava precisamente mt. 446, 25 ( 1 miglio equivale a mt. 1785 ). La strada era quella che attualmente è denominata via Fontane. In quel periodoi la via S. Pietro attuale non era ancora costruita.--- S: Pietro fa le sue consuete cerche: Questue.---- La DATA INCISA SUL MURO DELL?EFFIGE MIRACOLOSA NELLA PARTE POSTERIORE è : MDCCLXIII = all'anno 1763. -- Questo è una parte della visita pastorale.----