lunedì 17 agosto 2015

ISEO guadagna nel 2015 il 14° posto nella classifica dei «Borghi felici 2015», elaborata dal Centro studi Sintesi per il Sole 24 Ore



Per la provincia di Brescia, Iseo sale sul podio del 3° classificato dopo Sirmione e Manerba del Garda , mentre nella classifica generale scivola, rispetto l'anno scorso dal 6° al 14° posto, uscendo di fatto dalla top ten.


Per la Franciacorta: new entry Passirano 46° , Erbusco 72°(l'anno scorso 42°) , scompare Provaglio d'Iseo 32° nel 2014. 


La parte del leone l'hanno fatta i comuni sulla via del Brennero: Brunico, Vipiteno, Egna (BZ), Peschiera del Garda, Lazise (VR).


In Italia brillano 158 piccoli Comuni dove si vive meglio che altrove. E questo drappello di “borghi felici” A mettere in fila i Comuni con una popolazione tra i 5mila e i 50mila abitanti dove si vive il miglior compromesso tra le dimensioni economiche, sociali, ambientali e di welfare, è la classifica dei “Borghi felici 2015” elaborata dal Centro studi Sintesi per Il Sole 24 Ore. Dall'analisi di un insieme assai variegato di variabili statistiche si ottiene una spremitura di qualità: la base di partenza è costituita dagli 8.047 Comuni italiani riconosciuti dall'Istat. Un drappello di piccoli paesi caratterizzati da una qualità del benessere mediamente superiore al resto d'Italia. La classifica dei «Borghi felici» viene realizzata in due fasi. La prima cernita, che riduce il lotto dei partecipanti ai 158 Comuni finalisti, è frutto di una selezione basata su 16 parametri legati alla qualità della vita in versione Stiglitz-Sen-Fitoussi, spremendo così un indicatore non solo basato sul reddito (il Pil), ma incentrato sulle variabili del benessere economico e sociale, dell’ambiente, e sulll'analisi di 47 indicatori di felicità (il Bil=Benessere interno lordo)


Per ciascun indicatore, poi, sono stati esclusi gli outlier (ovvero Comuni con valori troppo alti o troppo bassi nelle variabili considerate), eliminando così le realtà territoriali «poco sostenibili».


A questo punto - seconda fase - i 158 borghi sopravvissuti sono stati analizzati sulla base di 47 indicatori, suddivisi in otto aree tematiche (condizioni di vita materiali; istruzione e cultura; partecipazione alla vita politica; rapporti sociali; in/sicurezza; ambiente; attività personali e salute), utilizzando gli ultimi dati disponibili nelle principali fonti statistiche (Istat, ministero dell’Interno, Infocamere, Aci e Banca d’Italia).