giovedì 5 luglio 2018

Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, rimozione rifiuti area lamette secondo intervento


Lo scorso 16 giugno è stato realizzato un primo intervento di pulizia dell’area delle Lamette, zona di confine tra riserva naturale delle torbiere del Sebino e il lago d’Iseo, coordinato dall’ente gestore della riserva in collaborazione con il Gruppo Sub Iseo, l’autorità di bacino del lago d’Iseo e il Comune di Iseo.

Sebbene la raccolta di rifiuti abbandonati non sia di competenza specifica dell’ente, l’evidenza del problema e la delicatezza dell’area hanno imposto un coordinamento in capo alla Riserva al fine di rimuovere i rifiuti pericolosi per la vita della fauna selvatica.

Per aumentare l’efficacia dell’intervento, reso difficile dalle acque basse e fangose, è stato richiesta anche la collaborazione dell’A.T.L.S. Associazione Sportiva Tempo Libero e Sport Lago D’iseo, in quando l’associazione dispone di piccoli natanti a fondo piatto adatti ad operare anche in acque basse.

Si è scelta dunque una seconda data il prossimo sabato mattina 14 luglio durante la quale si proseguirà con le operazioni sempre coadiuvati dal battello “raccogli alghe” dell’autorità di bacino del lago e da un mezzo anfibio fornito da una ditta specializzata del settore.

Da qui in avanti in ogni caso l’intenzione dei diversi enti è di programmare una serie di interventi periodici da effettuare tutti gli anni in modo da evitare l’accumulo dei rifiuti trasportati dalle correnti del lago.

Ricordiamo comunque che l'ingresso dell'area delle lamette è VIETATO poiché è molto importante minimizzare il disturbo, vista l'importanza che il luogo riveste per la nidificazione di specie di uccelli protetti dalla direttiva habitat, quali ad esempio il Falco di palude o l'Airone rosso, non era quindi consigliato effettuare pulizie durante i mesi di Marzo, Aprile e Maggio.

Cosi la presidente Soncini:
"E’ per noi importante tutelare la Riserva e nonostante non fosse una nostra competenza specifica ci siamo resi disponibili fin da subito nel coordinamento delle azioni necessarie. Ricordo a tutti i cittadini che gettare un rifiuto in montagna, sulle sponde del fiume Oglio o nel lago d’Iseo significa poi ritrovarli sul fondo o galleggianti proprio nella zona più a sud dello stesso. Qui i rifiuti non biodegradabili possono rimanere per lunghi periodi danneggiando un ambiente unico. E’ importante attuare, partendo dalle scuole, specifici programmi di educazione ambientale che rendano i cittadini di domani sempre più consapevoli della necessità di attuare comportamenti attenti alla tutela dell’ambiente”.