5 Novembre 1944
un drammatico evento accaduto nel nostro Lago d’Iseo.
La Storia lascia ai posteri il dovere di ricordare per non dimenticare, per essere da monito alle future generazioni per impedire loro di vivere i medesimi drammi
Cinque novembre 1944. Una data tragica nella storia del Sebino.
Quel giorno il battello «Iseo» venne mitragliato da aerei alleati al largo di Montisola: 42 i morti, 33 i feriti, 1 disperso.
C'erano 120 persone a bordo dell'Iseo, quel giorno di 74 anni fa.
All'improvviso, alle 10.15, nove sagome nere oscurano il cielo.
Tre velivoli si staccano dalla formazione e, dopo un giro di ricognizione, scendono in picchiata puntando sul battello, mimetizzato qualche giorno prima.
A una prima raffica andata a vuoto, ne segue un'altra, che centra in pieno il bersaglio; il terzo aereo non sparerà. Attimi terribili. A chi è rimasto illeso o ferito di striscio si presenta una scena sconvolgente: nella galleria investita dalle pallottole dirompenti le implorazioni dei feriti si mescolano ai rantoli dei moribondi.
Gli aerei sorvolano ancora una volta la zona, poi si dirigono verso Sale Marasino: lì sganceranno 40 bombe, provocando la morte di 5 persone e lesionando il palazzo Martinengo, sede di un comando tedesco.
Il pilota dell'«Iseo», intanto, riuscì a condurre il battello in un'insenatura di Montisola, a due passi dalla villa del medico condotto Ferrata. Fu lui, insieme con il figlio, a prestare i primi soccorsi e a far trasportare dai pescatori i feriti più gravi all'ospedale di Iseo.
Sala passeggeri mitragliata... |