CIRCOLO DEI LAVORATORI - ISEO
VENERDI' 8 MARZO ORE 21.00
Tua la croce d’amore / l’alta bandiera del regno / da piantarci in cuore» scrive Franca Grisoni rivolgendosi a una donna, Maria, di cui narra la vita accanto al figlio Gesù («Tò la crus d’amur / l’alta bandiera del regn / da piantane nel cör»).
È un viaggio in versi, nel dialetto lombardo del lago di Garda, a confronto con opere del pittore cinquecentesco bresciano Romanino.
I dipinti si offrono allo sguardo dell’autrice quale luogo fisico in cui le tappe della passione prendono corpo tra poesia e arte: «E tu, pittore, senza parole, / come lo hai sperato / lo mostri: / vuoi farcelo sperare».
Scrive liriche d'amore in bresciano e scrive anche per riviste e per Il Giornale di Brescia.
Ha iniziato a comporre nel dialetto di Sirmione, sua città natale e dove vive ancora. Ha esordito con la raccolta dialettale La böba nel 1986, con la quale ha vinto, nel 1987, il premio Bagutta nella sezione "opera prima"; nello stesso anno pubblica El so che té se te, opera vincitrice del premio Empoli. Nel 1988 la terza raccolta di Franca Grisoni, intitolata L'oter, è accolta da Einaudi nella collana Collezione di poesia, con introduzione di Franco Brevini.
Nel 1997 con De chi vince il premio Viareggio, mentre il volume L'ala le fa vincere nel 2005 il premio nazionale di poesia "Biagio Marin"; nel 2009 le è stato conferito il premio Salvo Basso.
Nel 2008 è stata raccolta per la prima volta la sua intera produzione nel volume Poesie, contenente anche la raccolta inedita Fiat, con prefazione di Pietro Gibellini.
L’ultima sua opera, Croce d'amore-Crus d'amur. Passione in versi ispirata dai capolavori del Romanino (Interlinea, 2016), è un viaggio in versi a confronto con opere del pittore cinquecentesco bresciano Romanino: i dipinti si offrono allo sguardo dell'autrice quale luogo fisico in cui le tappe della passione prendono corpo tra poesia e arte.