martedì 13 marzo 2018

PROVAGLIO D'ISEO - PALAZZO FRANCESCONI





PALAZZO FRANCESCONI 
via Europa, 5



L'edificio che ospita il municipio di Provaglio di Iseo è collocato al margine meridionale del nucleo storico di Gresine, una frazione che costituiva l’antico comune di Provaglio. L’abitato è ancora oggi caratterizzato da alcune costanti come la regolarità delle vie e l’omogeneità dei criteri dell’occupazione del suolo che porta ad ipotizzare che l’intera area sia stata oggetto, in passato, di un intervento pianificato, una vera e propria lottizzazione. Dalla mappa catastale del 1850, redatta nel periodo della dominazione asburgica, risulta che il grande fabbricato, allora adibito a casa di villeggiatura, e tutti i terreni circostanti erano di proprietà della famiglia dei conti Fenaroli; in particolare si fa riferimento ai fratelli Bartolomeo (1796-1869), che fu podestà di Brescia, Conte dell'impero Austriaco e consigliere privato dell’Imperatore, ed Ippolito, (1798-1862) uomo di lettere e arti che partecipò attivamente alla vita culturale e amministrativa della città di Brescia e, dal 1860, senatore del Regno. La storia del palazzo è però molto più antica. Il palazzo del Municipio è infatti un complesso edilizio pluristratificato, sorto nella seconda metà del XV secolo sopra preesistenze del periodo basso medievale costituite principalmente dal muro di recinzione di un ampio brolo, non molto spesso e realizzato con mattoni a spina di pesce, e da una piccola e modesta costruzione rurale. 
L'edificio rinascimentale era costituito da due corpi di fabbrica con altezze diverse che presentavano verso sud un grande porticato sovrastato da logge. Il fronte principale era quello settentrionale. L’uso di caratteristiche edilizie pregiate, la grande qualità dei materiali impiegati e la presenza di decorazioni pittoriche ad affresco che riproducono scene di vita della casa, di cui si è trovata traccia in uno dei vani al primo piano, portano ad ipotizzare che si trattasse di una dimora di prestigio, presumibilmente adibita a casa di villeggiatura in campagna. Durante i secoli successivi il complesso subì alcune trasformazioni parziali per adattarlo alle nuove esigenze che vedevano prevalere le attività legate all’agricoltura e alla produzione rispetto alla funzione prettamente residenziale. Nel XVI secolo fu aggiunta una grande cantina semi-interrata per la conservazione del vino e nel corso del Seicento furono addossati alla costruzione principale alcuni corpi di fabbrica posizionati in modo da creare una corte rustica al centro. Nonostante nel tempo si fosse cercato di mantenere l’immagine unitaria del complesso, i diversi adattamenti avevano sempre più compromesso l'immagine dell'antica dimora signorile, tanto che nel XVII secolo si sentì la necessità di promuovere una radicale opera di ristrutturazione. Con questo intervento il complesso preesistente, adattato al nuovo gusto neoclassico, fu ripensato come un edificio unitario a “U” organizzato intorno ad un cortile interno. 
Il corpo centrale, che mantenne una destinazione a uso signorile, fu dotato al piano terra di un nuovo porticato con colonne in pietra di Sarnico e di una torretta, mentre gli interni furono decorati con pitture murali a tempera di carattere geometrico. Le due nuove barchesse erano destinate a deposito di granaglie e di prodotti e macchinari agricoli. Gli ambienti del secondo piano erano molto probabilmente adibiti alla coltivazione del baco da seta che si svolgeva allevando i bachi su dei tavolacci sospesi al soffitto. La ristrutturazione curò soprattutto gli aspetti di immagine e di rappresentanza trascurando però la bontà della costruzione (le tecniche e i materiali utilizzati erano di modesto pregio e fattura), cosa tipica dell’edilizia settecentesca. L’edificio divenne quindi il centro di una grande azienda agricola dove il proprietario vi risiedeva solo saltuariamente. Nel 1951 l’Amministrazione Comunale di Provaglio d’Iseo decise di acquistare il palazzo (delibera consigliare del 03/02/1951), all’epoca di proprietà della famiglia Francesconi, con l’intenzione di farlo diventare sede del Municipio. Dopo questa data l'edificio subì nuovi adattamenti finalizzati all’inserimento degli uffici comunali nonché di spazi residenziali e commerciali. Nel biennio 1992-1994, dopo un attento studio architettonico-archeologico, attuato secondo le più moderne tecniche della ricerca stratigrafica, che ha evidenziato le preesistenze e la complessità della sua storia secolare, il palazzo municipale è stato restaurato e riportato agli antichi splendori. La cancellata in ferro battuto che chiudeva il cortile è stata eliminata in modo da creare un’ampia e ariosa piazza dalla forma allungata che ha lo scopo non solo di creare continuità con lo spazio antistante l’edificio, in modo da inquadrarlo prospetticamente, ma anche di divenire luogo di ritrovo e scambio per la comunità di Provaglio. La facciata principale, rivolta a sud, è caratterizzata da un porticato di nove archi leggermente ribassati sorretti da colonne tuscaniche in pietra di Sarnico ai quali corrispondono altrettante finestre rettangolari; sul settore centrale insiste l’attico con timpano triangolare. All’interno, di notevole interesse sono gli ambienti di accoglienza con dipinti murali del Settecento e dell’Ottocento e la sala consigliare con prezioso soffitto ligneo a cassettoni. Non trascurabili sono inoltre le diverse tele qui conservate che costituiscono una vera e propria piccola pinacoteca. I quadri, per lo più a soggetto religioso come Madonne con Bambino e santi, vanno dal XVI al XVIII secolo. A questi si sono aggiunte tre sculture di Franca Ghitti (1932-2012), artista del ferro originaria di Erbanno (BS). Al secondo piano dell’edificio è situata la biblioteca civica “Beppe Fenoglio”. 

Bibliografia 
Fenaroli (voce), in A. Fappani, Enciclopedia bresciana, vol. IV, La voce del Popolo, Brescia 1981, pp. 99-104. 
Fenaroli Gerolamo (voce), in A. Fappani, Enciclopedia bresciana, vol. IV, La voce del Popolo, Brescia 1981, p. 106. 
Fenaroli Bartolomeo o Bortolo (voce), in A. Fappani, Enciclopedia bresciana, vol. IV, La voce del Popolo, Brescia 1981, p. 105. 
Fenaroli Ippolito (voce), in A. Fappani, Enciclopedia bresciana, vol. IV, La voce del Popolo, Brescia 1981, pp. 108-109.
Provaglio d’Iseo (voce), in A. Fappani, Enciclopedia bresciana, vol. XIV, La voce del Popolo, Brescia 1997, pp. 116-128. 
Il Palazzo ritrovato, a cura di Francesco Macario, Comune di Provaglio d’Iseo, Assessorato alla cultura, S.L. 1999.
G. S. Pedersoli, M. Ricardi, Guida dei paesi in riva al lago d’Iseo, Toroselle, Pian Camuno (Bs) 2000, p. 328.

Valentina Cristini