sabato 25 gennaio 2014

TERRA DELLA FRANCIACORTA e il Progetto NUTRIRE LA FRANCIACORTA. Con Slow Food verso un modello di sviluppo sostenibile del territorio


Nel 2011 18 Sindaci della Franciacorta hanno costituito l’Accordo di collaborazione, ovvero una forma snella di aggregazione tra i Comuni, necessaria per avere una rappresentanza con i partners pubblici e privati.

Il comitato esecutivo dei Sindaci, presieduto da ANTONIO VIVENZI (Paderno Franciacorta), ha avviato un Piano strategico per il futuro della Franciacorta, già condiviso e sostenuto da Camera di Commercio, Consorzio per la Tutela del Franciacorta, Cogeme e Fondazione Cogeme Onlus.

Un altro mattone è stato posto,di recente, nel progetto di sviluppo sostenibile del territorio della Franciacorta,  con  la Condotta Slow Food Franciacorta che ha deciso di sostenere il progetto NUTRIRE LA FRANCIACORTA.
Lo illustra nel video Patrizia Ucci, fiduciario della Condotta 


In un Paese dove lo sport preferito è la critica indistinta contro tutto e tutti, e soprattutto contro ciò che è pubblico, il territorio perde valore, importanza, e diventa preda di speculatori e inquinatori di ogni ordine e grado. Non a Paderno Franciacorta (BS), comune virtuoso che da anni si batte per fermare il consumo di suolo e tutelare il paesaggio. Percentuali altissime di raccolta differenziata dei rifiuti, efficienza energetica negli edifici pubblici, progetti per coinvolgere attivamente i cittadini. 


Sembrerebbe un’isola felice, in realtà si tratta di una comunità normale, con tutti i problemi e le contraddizioni figlie di questo tempo sbandato di crisi. Qui, però, si è sviluppata una spiccata sensibilità ecologica, frutto del lento ma costante lavoro dell’amministrazione comunale e del suo sindaco Antonio Vivenzi, che questa volta si è inventato un progetto semplice e straordinario: “Nutrire la Franciacorta”. 
In pratica il comune mette a disposizione in comodato d’uso gratuito terreni demaniali inutilizzati, che vengono gestiti da una cooperativa sociale (“Clarabella”) per la coltivazione e il recupero di varietà autoctone quali ortaggi e cereali (frumento e granturco). In questo modo si cambia prospettiva, semplicemente. Nell’era del cibo fast, dell’agricoltura intensiva e dello spreco, ecco un’iniziativa che mette al centro la terra, e l’uomo, in un processo di lavorazione rispettoso e lento. Non a caso uno dei partner è proprio Slow Food, insieme ai comuni di Iseo, Corte Franca e Capriolo. 
Precari e cassaintegrati potranno trovare un’opportunità occupazionale, grazie al legame con i servizi sociali degli enti locali coinvolti, che indicheranno volta per volta soggetti idonei alla cooperativa sociale. “Nutrire la Franciacorta” si rivolge anche ai privati, a tutti quei soggetti che hanno un terreno agricolo fermo, inutilizzato (perché magari pensavano di realizzarci l’ennesimo impianto fotovoltaico a terra, o un quartiere residenziale), su cui pagano cifre esorbitanti di IMU. Chi di loro sceglierà di mettere a disposizione un pezzo di terra gratuitamente riceverà in cambio uno sgravio fiscale e quindi un beneficio economico importante. 
Al degrado e all’incuria si sostituisce quindi la cura. La conversione ecologica potrà affermarsi soltanto se apparirà socialmente desiderabile. Lo diceva Alex Langer. “Nutrire la Franciacorta” è un pezzo di quel puzzle desiderabile. 
Fonte: www.lastampa.it 
* Marco Boschini, 39 anni, coordina l’Associazione Comuni Virtuosi, di cui è co-fondatore. Ha scritto diversi libri tra cui: “Nessuno lo farà al posto tuo” (EMI, 2013); “Viaggio nell’Italia della buona politica” (Einaudi, 2012); “La mia scuola a impatto zero” (Edizioni Sonda). Il suo blog personale è www.marcoboschini.it