La rete di sbarramento anti meduse ha ottenuto il brevetto internazionale ed il brevetto europeo e sono un’invenzione del Retificio Ribola Giovanni snc
, un'azienda familiare di Timoline di Corte Franca, che ha studiato una soluzione per tutti gli inconvenienti derivanti
dalle meduse e dalle alghe, gravi fastidi che compromettono la pesca, il
turismo e sopratutto la salute delle persone. Le reti «a prova di meduse» saranno per
prime sperimentate in Italia, in Sicilia, grazie al progetto europeo
Medjellyrisk. Saranno installate poi in Spagna, Malta e Tunisia,
creando delle zone protette per i bagnanti.
Uno strumento che tutela l’uomo e le sue attività e lo mette al
riparo anche da aggressioni che possono rivelarsi pericolose ed alle
volte fatali.
Sono fornitori ufficiali del Progetto Europeo MED-JELLYRISK
In queste reti anti meduse la parte emersa è costituita da una rete micromailles/tessuto fitto di colore blu o verde scuro che avviluppa galleggianti di forma cilindrica del diametro di 20 cm.
La barriera anche in situazioni di moti ondosi e di forte vento impedisce alle meduse di oltrepassare la rete di sbarramento anti meduse. Nella parte superiore della rete anti meduse è cucita saldamente una rete inferiore immersa nell’acqua con una maglia di 10-15 mm, che consente il passaggio della corrente e dei flussi marini, in modo da ridurre l’attrito della barriera e diminuirne lo strascico.Grazie alle reti anti alghe ed anti meduse si potranno evitare tanti eventi spiacevoli senza danneggiare la fauna marina.
Ogni estate nel Mediterraneo sono due milioni i bagnanti colpiti
dalle meduse, almeno 150mila quelli che si rivolgono ad un ospedale. Per
questo è nata la necessità di inventare qualche strumento che ci
risparmi questi spiacevoli incontri marittimi: le reti anti-meduse sono
il frutto di un nuovo studio e progetto europeo. L'idea è nata per via
dell'aumento delle nuove specie che stanno proliferando nel bacino.
Complice l'aumento della temperatura superficiale, specie prima
confinate al Mediterraneo orientale ora, stando a quanto sottolineano
gli esperti, si stanno, infatti, diffondendo nel resto del bacino. «Ad
esempio, la Rhopilema nomadica, una medusa urticante che può misurare
anche mezzo metro e pesare 50 chili.
Lungo le coste italiane la distribuzione delle meduse attualmente è
relativamente costante, con densità maggiori fra Mar Ligure, arcipelago
Toscano, Sardegna e Corsica, litorale tirrenico di Lazio, Campania e
Calabria, più la Sicilia, e concentrazioni vicino zone in cui sono
presenti correnti di risalita di acque profonde, come lo Stretto di
Messina.
Per questo motivo sarà la regione Sicilia attraverso le aree marine
siciliane a sperimentare per prime in Italia delle reti 'a prova di
meduse'.
Grazie al progetto europeo Medjellyrisk, saranno installate in Italia, Spagna, Malta e Tunisia, creando delle zone protette per i bagnanti.
Le reti anti meduse sono delle vere e proprie barriere che impediranno a questi animali planctonici di aggredire l'uomo, provocandogli effetti che, come sostengono gli esperti, a volte possono essere addirittura letali.L'anno prossimo le reti saranno pronte dall'inizio della stagione balneare. Ora non rimane che aspettare il risultato dei test e scoprire la vera efficacia di questi strumenti e progetti.
Grazie al progetto europeo Medjellyrisk, saranno installate in Italia, Spagna, Malta e Tunisia, creando delle zone protette per i bagnanti.
Le reti anti meduse sono delle vere e proprie barriere che impediranno a questi animali planctonici di aggredire l'uomo, provocandogli effetti che, come sostengono gli esperti, a volte possono essere addirittura letali.L'anno prossimo le reti saranno pronte dall'inizio della stagione balneare. Ora non rimane che aspettare il risultato dei test e scoprire la vera efficacia di questi strumenti e progetti.